Ho voluto cercare la notizia su due siti diversi per essere sicuro che fosse vera. Poi mi sono detto: perché non dovrebbe esserlo? Anzi, se c'è una notizia che, per quanto trascurabile, ben rappresenta il nostro tempo, è proprio questa.
Veniamo al fatto: è stato messo in commercio un tasto per computer. Un tasto solo, da aggiungere alle normali tastiere. Questo: #. Direte, ma il "cancelletto", come era chiamato un tempo, "hash" o "hashtag" come è conosciuto oggi, è un simbolo ben noto, da sempre disponibile nei pc. Per questa ragione ho parlato di tasto e non di simbolo. Il prodotto chiamato HaskKey consiste in un singolo tasto da collegare al computer tramite un cavetto Usb, per rendere disponibile il simbolo # immediatamente, senza dover farlo emergere con una combinazione di tasti. In questo modo, i produttori di HashKey assicurano un "risparmio di tempo". Che sarebbe alcuni millesimi di secondo per #. Se siete accaniti utenti di Twitter, il social network che ha fatto la fortuna dell'hash, probabilmente riuscirete alla fine a risparmiare una mezz'ora nel corso dell'intera vostra vita. Trenta minuti duranti i quali, come profetizzava Woody Allen, probabilmente pioverà.
Ma è fin troppo facile fare dell'ironia sul "tasto solitario" salva-millesimi senza riflettere sul fatto che, in lenta transizione, gli sforzi dell'uomo per migliorare la propria condizione sono passati dalla lotta per la sopravvivenza a quella per il minimo sforzo. Oggi ogni azione che imponga un surplus, anche minimo, di impegno cinetico ci vede refrattari. Forse perché siamo impegnati a risolvere più sublimi problemi? Forse perché il motore intellettuale che muove le nostre complicate giornate non può più permettersi di essere disturbato da fardelli triviali? O forse perché le nostre energie, preziosissime, sono appena sufficienti a raggiungere le profondità di pensiero che, ormai ogni giorno, ci sono necessarie? Non lo so, ma mi riprometto di scoprirlo. Al momento, però, sono cosciente del fatto che alla fine di questo periodo dovrò digitare un punto, e la sola idea mi distrugge.
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