Uomini e delfini

Uomini e delfini

È proprio vero che la ricerca scientifica, se coniugata con la perseveranza, riesce spesso a ottenere risultati inimmaginabili. Grazie al talento e all’ostinazione di un ricercatore chiamato Bruno Diaz Lopez siamo oggi in possesso del "Dizionario dei delfini". Lo ha compilato lo stesso Diaz Lopez al termine di un periodo di osservazione durato circa 20 anni. L’intraprendente scienziato ha tenuto sotto stretto controllo una colonia di delfini - composta da 23 esemplari -, esaminandola da vicino notte e giorno, per giungere infine alla stesura del dizionario. Ecco le prime frasi che, con emozione, Diaz Lopez ha sentito pronunciare dai delfini: «Ma che vuole, questo?», «Non se ve va mai a casa?», «Sarà mica un pervertito?»
In totale, il ricercatore ha individuato 14 segnali diversi utilizzati dai delfini per passarsi ogni genere di informazione. «Se un delfino emette un segnale – spiega Diaz Lopez – rivolgendosi solo a un altro delfino all’interno di un gruppo, il destinatario capisce che il messaggio è diretto a lui. Per i fischi questo discorso non vale, una volta emessi sono diretti a tutti gli animali presenti, come per la voce umana». Questa osservazione, a dir la verità, mette in cattiva luce le doti di comprensione del nostro scienziato in quanto, come ognun sa, nell’uomo il fischio non è affatto diretto a tutti, ma solo alla ragazza che sta passando sullo sfondo. In ogni caso Diaz Lopez fallisce soprattutto nel consegnarci l’osservazione più profonda: se nei delfini 14 suoni bastano a dire tutto, negli uomini ne occorrono molti di più per non dire niente.

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