Vedere il mai visto

Dev’essere a causa delle nuove tecnologie, dell’infinito numero di obbiettivi fotografici che, installati in telecamere di sorveglianza, in telefoni cellulari e in altri mille aggeggi, ogni giorno scrutano il mondo da mille angolazioni, fatto sta che, sempre più spesso, i media riportano l’offerta, di invenzione relativamente recente, a osservare qualcosa «come non l’avete mai vista».

Un paio di giorni fa mi sono imbattuto in questa espressione leggendo un servizio dedicato al Quirinale - all’edificio vero e proprio e non all’istituzione con il quale spesso lo si identifica - e in particolare al servizio online con il quale, grazie a una serie di foto ad alta definizione, è possibile concedersi un “tour” virtuale tra le stanze del palazzo.

In questo caso, la frase «il Quirinale come non lo avete mai visto» può in effetti essere invitante perché non spesso, e lo dico con rammarico, mi è capitato di ricevere inviti a cena da parte della Presidenza della Repubblica. In altri casi la reazione può variare dall’indifferenza al disgusto. Pesco fior da fiore dal web: «Il carcere di Regina Coeli come non lo avete mai visto», «Mercurio come non lo avete mai visto», «il cast di Game of Thrones come non lo avete mai visto», «Jovetic allo stadio Franchi come non lo avete mai visto» (sic!) e infine «il Pulcino Pio come non lo avete mai visto».

Ho l’impressione che a furia di vedere cose come non le abbiamo mai viste finiremo per vedere tutto come se l’avessimo già visto. Il moltiplicarsi dei punti di vista si confonde in un’unica visione a tutti accessibile e per tutti coincidente. Il Quirinale visto online «come non l’abbiamo mai visto» sarà presto il Quirinale come l’abbiamo visto tutti e così sarà per ogni altra cosa di cui la Rete, con la complicità dei mezzi d’informazione che, scovata una formuletta tendono a ripeterla all’infinito, vorrà proporci una visione particolare ma in realtà comunissima. Più utile e rivoluzionario sarebbe l’annuncio che ci promettesse di vedere le cose che abbiamo già visto come non siamo mai riusciti a vederle.

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