Velinismi

Velinismi

Uno può avere in simpatia o meno il Meeting di Rimini e chi lo organizza: di recente, perfino personalità un tempo vicine a quella particolare area culturale ne hanno preso le distanze. Bisogna ammettere però che laggiù non hanno timore ad affrontare temi molto vasti quando non imponenti. In qualche caso, fanno capolino anche argomenti scomodi, la cui importanza non va affatto trascurata.

Ecco perché abbiamo drizzato le orecchie quando, in un intervento che i reporter descrivono come «applaudito», l’ex premier Giuliano Amato ha dichiarato che «c’è troppa Sardegna nella vita politica italiana».
Con «Sardegna» Amato si riferiva alla parte "vip" e vacanziera dell’isola, anche perché suonerebbe stonato accostare la rocciosa durezza del Gennargentu all’attività dell’attuale esecutivo. Alludendo a Porto Cervo, ci si avvicina senz’altro di più all’obiettivo e infatti Amato ha potuto puntare il dito contro «il velinismo» e «l’individualismo immemore» che, ha sostenuto, «è stato fatto prevalere da questo governo negli ultimi dieci anni». Dicendo «questo governo» Amato intendeva evidentemente «Berlusconi», rilanciando con ciò l’accusa all’attuale presidente del Consiglio di aver fatto della politica una faccenda di "nani e ballerine", con il dovuto rispetto per gli uni e per le altre.

Purtroppo però, mentre a molti ormai sembra evidente quanto sia inopportuno il "velinismo" nella politica, pochi ancora realizzano quanto sia pericolosa la politica nel "velinismo".

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