Supponiamo vi troviate nell'Hinterland milanese. Per qualche onesta ragione, il vostro sguardo si è posato su un cassonetto o su un logoro manifesto delle europee 2004: potrebbe accadere che, per un momento, la vostra fiducia nella bellezza del mondo vacilli. È più che naturale: grandi uomini hanno temuto di non farcela di fronte alla prospettiva di passare dieci minuti nella stazione Mm di Sesto Marelli.

Per riconciliarvi con il pianeta, non c'è nulla di meglio di un video che circola in questi giorni su Internet: sullo schermo scorrono, legate in sequenza come fotogrammi, una serie di immagini scattate dalla stazione spaziale internazionale (Iss).

L'effetto è straordinario, per suggestione e bellezza: la Terra appare viva, promettente, animata da bagliori, punzecchiata da lampi repentini, protetta da veli boreali e da candide nubi. Viene d'istinto immaginarsi come passeggeri di un'astronave, in viaggio da secoli: dopo aver assistito a un'interminabile sfilata di pianeti aridi e polverosi, ecco che ci troviamo di fronte a un'incomparabile meraviglia.

Si potrebbe dire che la Terra è per l'Universo ciò che Roma, Venezia, Firenze o Parigi sono per la Terra: gemme che tolgono il fiato. Sarà bene rivalutare il pianeta, dunque, perché non tutti hanno la fortuna di viverci. Anzi, è possibile che fuori di esso nessuno abbia la fortuna di vivere. Certo, in comune con i più noti centri turistici la Terra ha anche altre caratteristiche: è affollata, costosa e spesso sporca. Inoltre, mai smettere di guardarsi dai ladri.

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