Vicolo cieco

Vicolo cieco

Ecco uno spunto di riflessione per tutti i sindaci eletti, "ballottati" e perfino per quelli sconfitti, bastonati e rigettati: insistere con l’asfalto potrebbe non essere un’idea vincente.
Mentre intorno a noi spuntano cantieri autostradali al ritmo di nanetti nei giardini della Brianza, con altrettanta insistenza fioriscono studi in appoggio a una precisa, contrastante teoria: costruire autostrade fa male al traffico. Nel senso che non lo snellisce affatto: al contrario, tende a congestionarlo. Inoltre, laddove passa un’autostrada i quartieri diventano presto invivibili, lo squallore domina e i residenti incominciano a coltivare delicati hobby quali il cannibalismo e la necrofilia.
Si tratta di studi, non della Verità Assoluta, la quale appartiene solo a Mourinho, Adriano Pappalardo e a pochi altri: non mancano infatti le ricerche che sostengono la costante necessità di nuove direttrici stradali. In fondo, si tratta di vedere come si considera l’argomento, quali parametri di raffronto si selezionano e soprattutto chi paga il conto. E però fa riflettere che, in alcuni casi ben documentati, la rimozione di un’autostrada ha senz’altro decongestionato il traffico e migliorato la qualità della vita nei dintorni: ecco i casi di Seoul, New York e San Francisco.
Ai sindaci, dunque, una raccomandazione: attenti a promettere corsie, svincoli, tangenziali e peduncoli. Potreste ritrovarvi in un vicolo cieco.

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