Votate per noi

Votate per noi

Giornata interessante, quella di ieri, per il Partito democratico. Il segretario Pier Luigi Bersani ha tenuto una relazione davanti alla direzione nazionale, relazione che Massimo D’Alema ha definito «ottima». Forse per questo, Bersani ha insistito perché sul documento si votasse, in modo da «fare chiarezza» circa la linea politica del Pd.
Chiarezza, dunque, è stata fatta, nella tradizione della sinistra italiana. I componenti della corrente MoDem di Veltroni hanno dichiarato che avrebbero votato contro; a quel punto, Gianclaudio Bressa, esponente vicino alla linea di Dario Franceschini, li ha accusati di «mancanza di coerenza» e di non portare «alcuna linea politica alternativa»; così stuzzicati, i MoDem Giuseppe Fioroni e Mario Gentiloni si sono dimessi dagli incarichi del partito «in polemica con alcuni esponenti della maggioranza interna» perché, hanno spiegato, «noi rifiutiamo la logica interna della conta»; a quel punto, Mario Barbi, deputato, ha fatto sapere di aver letto in una nota d’agenzia che Bersani «vorrebbe riformare le primarie per salvarle dal logoramento» ma lui, Barbi, ritiene invece che per salvare le primarie «bisogna prima farle sul serio»; poco più tardi, si è aggiunta una dichiarazione del senatore Ignazio Marino il quale ha detto che l’analisi di Bersani gli è parsa «lucida» ma «il suo progetto resta da chiarire».
Su un punto i dirigenti del Pd si sono espressi all’unanimità: «Gli elettori dovrebbero votare per noi perché la destra è divisa».

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