DOMENICA 9 NOVEMBRE (MARCO BELLOCCHIO DAY)

Buongiorno,
celebro il 25° dell'abbattimento del muro di Berlino con il mio aneddoto personale, avvenuto, peraltro, a muro già bello che disponibile all'asta, un tanto al tocco. Estate 1990: sono al mare e con un mio amico di Crema, chitarrista, dall'inizio della vacanza stiamo a rimuginare sul fatto che Roger Waters suonerà tutto The wall a Berlino. Non sono i Pink Floyd, ma sono il miglior surrogato che si possa avere (sul disco dei due superstiti, perfetta colonna sonora per ascensori, che sto ascoltando da ieri non mi pronunzio ancora). Intanto si moltiplicavano le voci. A lui interessavano Bryan Adams e gli Scorpions, a me Van Morrison e Joni Mitchell. A nessuno, credo, Cindy Lauper, ma ci sarebbe stata anche lei, come Sinéad O'Connor e Tim Curry! Tim Curry! Per me, che passavo i venerdì notte al Mexico per rivedere il Rocky Horror era praticamente la chiusura di un cerchio (o un altro mattone nel muro). Beh, a un certo punto decidemmo di fare la pazzia quando si scoprì che, passata la divisione, tutta la Germania era inserita nell'InterRail e, quindi, era raggiungibile in treno con un biglietto modesto. Quindi via, via senza dire niente a nessuno (i grandi non capiscono) diretti nella capitale tetesca. Arrivo in una stazione (Lichtenberger credo, con il senno di poi) affollata di gente. La domanda "where ist Potsdamer Platz?" in anglocrucco manco fossimo stati Totò e Peppino (anzi, per i nostri fisici dell'epoca direi Peppino e Pepopone), per poi incamminarci e restare meravigliosamente imbottigliati a chissà quanta distanza dal concerto per eccesso di gente nelle strade. E non avevamo realizzato che serviva pure un biglietto: essendo in una piazza, davamo assolutamente per scontato che fosse gratis. Sentito nulla, visto nulla, tornati indietro (mi rendo conto solo ora che anche questo può inserirsi nel mio libro Io non ho visto niente, non ho visto un accidente, son venuto da Como per niente). E questo è il mio aneddoto sul muro di Berlino, che se anche fosse stato ancora in piedi non avremmo visto nemmeno quello. Ach, so...

Un brano acconcio a tutto codesto muro (perfidamente NON tratto da The wall che, con buona pace dei servizi televisivi di questi giorni, come tutti sanno, a parte certi miei colleghi, non ha NULLA a che fare con il muro di Berlino, a parte che a Waters parve bello ambientarlo lì, come spettacolo evocativo):
http://youtu.be/SHuI_FWCoPU

STAGIONE GIORNO

Sala Bianca del Teatro Sociale, via Bellini 1, ore 11, ingresso libero

Se volete trascorrere una piacevole domenica mattina d’autunno (ormai inoltrato) non potete perdere questo appuntamento cameristico: per ritrovare il piacere di ascoltare ei di guardare la musica ‘da vicino’: lo sfregare dei crini dell’arco, il riflesso delle mani nella laccatura del pianoforte, il respiro della spalla per dare l’attacco, lo sguardo complice tra colleghi, il tamburellare del pedale. Tutti dettagli che solitamente non sono neppure immaginabili in una grande sala da concerto.
In Sala Bianca, il quartetto milanese Indaco – unico quartetto italiano finalista all’ultima edizione del prestigioso Premio Borciani – ci darà un affresco ‘profumato’ della storia del quartetto da Mozart a Ravel, passando per l’Elegia che Puccini scrisse nel 1890 in occasione della morte di Amedeo di Savoia, ma che poi riutilizzò per Manon, consacrandola a vita imperitura. In programma: Mozart, Quartetto in sol maggiore La primavera KV 387; Puccini, Crisantemi; Ravel, Quartetto per archi in fa maggiore. Sul palco il Quartetto Indaco: Eleonora Matsuno e Jamiang Santi (violini), Francesca Turcato (viola) e Isabel Vaz (violoncello).

NdJT: ilmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinboccailmattinohal'oroinbocca...

http://www.teatrosocialecomo.it

STAGIONE DEL TEATRO SAN TEODORO

Teatro San Teodoro, via Corbetta 7, Cantù, ore 16

Il sale di Prezzemolina. Spettacolo per bambini. Alle 19 mercatino del libro a cura della libreria Non solo libri di Seregno e Lissone. Tema Il fumetto con proiezioni di manga, Mr Avr dj set e, in contemporanea, la mostra collettiva Ai confini della forma con Massimo Caccia, Icio Borghi e Ale Giorgini.

OLTRE LO SGUARDO

Auditorium scuole medie, via Somaini 1, Guanzate, ore 16, ingresso con tessera del Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace che costa solo 3 micragnosi sacchi ed è valida per tutti i film

Nat e il segreto di Eleonora (talia / Francia, 2009, 75 minuti) di Dominique Monféry
Quando muore la zia Eleonora, la famiglia di Natanaël eredita una casa sulla scogliera. Una volta preso possesso della casa per le vacanze estive, Nat scopre di aver ricevuto in dono un'intera biblioteca piena dei testi originali di quelle favole che la zia era solita raccontargli. Il problema è che Nat non sa ancora leggere e di tutti quei libri non sa che farsene, finché non scopre che questi nella notte si animano e che i loro personaggi escono dalle pagine e prendono vita. Un giorno, per poter pagare alcune riparazioni della casa, i genitori prendono la decisione di vendere tutti i libri al gretto rigattiere Ramazzatutto, al che l'unica soluzione per Nat per salvare i suoi personaggi è dimostrarsi un eroe e vivere un'avventura come quella dei racconti che ama.

NdA: in tutto ciò non si capisce se impara a leggere o gli basta il 3D...

UN SORSO DI JAZZ

Enoteca Il Sorso, piazza Volta 8, ore 19.30

 
Concerto di Michele Bozza (sax) e Niccolo Cattaneo (piano).

JAZZ ALLA BOCCA DI LUPO

Via Roma 8, Albiolo, ore 20.15, concerto e cena a 40 sacchi

Concerto del duo di Fausto Beccalossi (fisarmonica) e Guido Bombardieri (clarinetto e sax).

http://www.boccadilupo.it

OLTRE LO SGUARDO

Missionari Comboniani, via Salvadonica 3, Rebbio, ore 21, ingresso con tessera del Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace che costa solo 3 micragnosi sacchi ed è valida per tutti i film

Samba Traorè (Francia, 1993, 85 minuti) di Idrissa Ouédraogo con Mariam Kaba, Abdoulaye Komboudri e Bakary Sangaré
Il film affronta il delicato tema tra la vita del villaggio e quella della città, attraverso la narrazione della storia di Samba, un giovane grande e grosso, che dopo essere stato in città a lavorare ritorna al villaggio natio con molte idee e molti soldi. Non ci vorrà molto a scoprire da dove arrivano quei soldi, frutto di una rapina che Samba ha commesso prima di scappare dalla città. L'intero villaggio, una volta scoperto, reagirà con sdegno bruciando la casa che Samba aveva costruito con quei soldi sporchi. Verrà arrestato e Saratou, la giovane che da poco lo ha reso padre, prometterà di aspettarlo dopo la galera. In realtà nonostante il furto, Samba è un personaggio positivo, che alla fine riuscirà a ottenere la comprensione dei suoi amici.

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In collaborazione con: Eden Design, Solfo

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