GIOVEDÌ 11 DICEMBRE

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GIOVEDÌ 11 DICEMBRE (MANOEL DE OLIVEIRA 106th DAY!)

Buongiorno,
direi che il centoseiesimo genetliaco del grande regista portoghese si mangia a colazione il concomitante settantesimo di Giannimorandi. E a proposito di vecchietti... Ieri ho ascoltato un'ora e mezza di David Crosby immerso in sentimenti difficili da controllare. Da una parte la preoccupazione che questo trichecone simpatico facesse un concerto orribile, visto che era preoccupatissimo per la sua voce causa bronchite (ci pensate? Uno che si è infilato di tutto da qualsiasi parte, ha inalato, bevuto, assunto in modi che non voglio nemmeno immaginare più droghe di William Burroughs - beh, magari non di più, ma teneva il passo - senza contare il bere e altri eccessi vari, che ci ha rimesso un fegato, e ha epatite C e diabete che, alla fine, rischia di saltare un concerto per un raffreddore... "Ridiculous" direbbe Croz), quando avrebbe dovuto preoccuparsi di più delle sue chitarre. Dall'altra parte ascoltare, per una volta da sola, una voce che è nelle mie orecchie da quando ero bambinoi, da quando acquistai in edicola uno di quei fascicoli tipo La storia del rock che conteneva una cassettina dei Byrds dove, tra una cover di Dylan e un pezzo di country rock, spiccava Everybody's been burned, la prima di una lunga serie di canzoni che non sono mancate ieri. Quando imparavo a suonare la chitarra (sto ancora imparando) non capivo come fare ad affrontare Guinnevere o The lee shore. Poi ho compreso: esso usa le diaboliche accordature aperte che vanno, innanzitutto, azzeccate (facile ora con Internet) e poi bisogna imparare a diteggiarci, ricordandosi tutte le intricatissime diverse posizioni della mano per ogni accordatura. Beh, ieri ho constatato che nemmeno Croz se le ricorda benissimo. Un sollievo. Siamo umani.

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Un brano acconcio a C, che anche senza S & N (per tacer di Y) ancora i cuori scaldar sa (pervicacemente individuato tra quelli NON fatti al Sociale):
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LA SHOAH VISSUTA DAI BAMBINI E DAGLI ADOLESCENTI

Salone Valsecchi dell’Ust Cisl, via Brambilla 24, ore 15

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Il comitato lombardo In treno per la Memoria, Cisl, Cgil e Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta, nell’ambito delle iniziative di formazione sulle tematiche della Shoah, propongono un percorso di studio e riflessione destinato a tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Como. Il percorso di formazione è articolato in sette incontri: la prima serie tra novembre e dicembre 2104, la seconda serie tra gennaio e febbraio 2015. L’obiettivo del corso, che per le scuole prescelte costituirà anche una proposta formativa propedeutica al viaggio ad  Auschwitz  con Il treno della Memoria, è quello di fornire ai docenti interessati conoscenze specifiche relative all’esperienza dei bambini e degli adolescenti durante la Shoah e di proporre riflessioni - nodi problematici su questioni metodologiche - didattiche e psicologiche. Oggi il quarto incontro: Il campo - ghetto di Terezìn. Storia del campo - ghetto tramite presentazione PowerPoint. Spunti per un uso didattico della presentazione e della mostra Attraverso gli occhi dei bambini. Disegni e poesie nel “ghetto” di Terezìn. Didattica - Presentazione di alcune testimonianze e spunti per un uso didattico dei testi, con particolare riferimento all’esperienza della rivista Vedem, scritta dai ragazzi di Terezìn e dell’opera per bambini Brundibar.


INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE

Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 15.30, ingresso libero

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Si conclude il ciclo Nel piatto dei nonni: a tavola con Piero Collina tra cibo e ricordi. Protagonista dell’incontro odierno, condotto da Rosaria Marchesi e Adriano Giudici è il libro di Piero Collina Comaschi a tavola: povertà e fantasia, qualche ricetta, un po’ di dialetto e riferimenti a locali ormai consegnati alla storia. sarà presente Franco Graziosi, sommelier.


GLI AFFRESCHI DI SANT'ABBONDIO

Università dell’Insubria e Basilica di Sant’Abbondio, via Regina, ore 17.30

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Gli Amici dei Musei organizzano, in collaborazione con la basilica di Sant’Abbondio, l’Università dell’Insubria e l’Università popolare di Como, un appuntamento dedicato agli affreschi di Sant’Abbondio a Como: Cronaca per immagini. Gli affreschi di Sant’Abbondio a Como. Gerardo Monizza: cronaca illustrata del dramma; Fabio Cani: storia della basilica e degli affreschi.
Gli affreschi del presbiterio, nella Basilica di Sant'Abbondio, costituiscono uno dei cicli pittorici più integri del primo Trecento in Lombardia: furono realizzati da un artista anonimo. Il programma iconografico inizia nell'arco trionfale affrescato con la rappresentazione dell'Annunciazione e figure di santi, nel sottarco. La volta della prima campata (recentemente restaurata) reca tracce di un cielo stellato e di quattro troni con i Dottori della Chiesa. Nell'arco che precede il catino absidale vi è un Cristo benedicente affiancato da due Arcangeli e, racchiusi in otto tondi, figure di Patriarchi, Profeti e altri santi. Il catino absidale presenta una raffigurazione della Deesis (Cristo benedicente tra la Madonna e Giovanni Battista) con ai lati San Pietro e San Paolo. Nell'abside, divisa in cinque parti verticali, sono affrescati venti episodi della vita di Gesù (Natività di Gesù, Predicazione, Passione). Nella fascia inferiore vi sono figure di Apostoli. L'insieme si connota per un linguaggio che unisce il ritmo del racconto con l'attenzione ai dettagli degli abbigliamenti offrendo uno spaccato della vita e dei costumi del tempo. Numerose immagini sulle lesene e sulle semicolonne, che separano gli episodi della vita di Gesù, rendono alquanto complessa l'interpretazione del programma decorativo. Ignoto è l'autore del ciclo di affreschi; è convenzionalmente chiamato "Maestro di Sant'Abbondio". La critica colloca la realizzazione del ciclo tra il 1330 e il 1340 durante l'episcopato del vescovo francescano Leone Lambertenghi, committente dell'opera.

NdA: non è che abbondino occasioni come questa... Approfittate: melius Abundare...


STAGIONE CONCERTISTICA DEL CARDUCCI

Sala Musa dell’Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 18

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Musica da Oscarcon il Cècile Ensemble di Miriam Caldarini (clarinetto), Michaela Bilikova Bozzato (violino), Barbara Misiewicz (violoncello) e Alessandra Gelfini (pianoforte). Con proiezioni di immagini. Le componenti del Cècile Ensemble - di formazione classica e provenienti da Italia, Slovacchia e Polonia - hanno studiato con importanti maestri quali Paolo Bordoni, Pier Narciso Masi, il Trio di Trieste, Franco Gulli, Salvatore Accardo, Alessandro Perpich, Johannes Goritzki e Monika Leskovar, Alessandro Carbonare, Guido Corti e Piero Farulli. Si sono esibite in ambito orchestrale, cameristico e solistico in svariate sale in Europa, Argentina, Cina, Stati Uniti e vantano collaborazioni nell'ambito del teatro, della musica contemporanea, del tango argentino e del jazz. Hanno suonato ed effettuato registrazioni per Fabbri Editori, RSI ReteDue, BBC 3, Tetraktys Music, RadioRAI e Radio Popolare. L'ensemble propone il progetto Musica da Oscar: un omaggio alle splendide colonne sonore di film che hanno ricevuto prestigiosi premi quali l'Oscar, il Leone d' Oro, il Bafta. La scelta del programma prevede alcuni brani del repertorio classico, diventati poi celeberrimi grazie proprio al loro utilizzo cinematografico (come Fantasia di Disney, Barry Lyndon di Kubrick), e altri composti appositamente da maestri quali Morricone, Williams, Sakamoto, Barry. L'ensemble propone i brani nella loro versione "da camera", cioè in arrangiamenti che spaziano dal duo al quartetto con pianoforte, con l'intento di riportare alla memoria, in un percorso che si svolge dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, le atmosfere, le scene, le emozioni di alcuni film tra i più belli della storia del cinema. Gli arrangiamenti sono a cura della pianista Alessandra Gelfini.


CAMPAGNA PER IL NUOVO CD DEGLI ALCHECHENGI

Nerolidio Music Factory, via Sant'Abbondio 7, ore 18, ingresso libero

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Con il supporto di Stringhe colorate, un gruppo di giovani della compagine degli Alchechengi è risultato tra i vincitori del Bando della Fondazione comasca mirato a valorizzare i talenti giovanili della provincia di Como. Diventerà realtà quindi nel 2015 il sogno di pubblicare il primo cd del gruppo musicale più improbabile, ma che ogni giorno aumenta i suo fans per la sua evidente bravura. Ma per poter accedere al premio che erogherà la Fondazione comasca, è necessario raccogliere una parte di fondi e la scelta degli Alchechengi è stata quella di invitare al pre-acquisto del loro futuro disco: un atto di fiducia, di solidarietà, un possibile regalo di Natale originale, che valorizza un gruppo locale, magistralmente diretto dal fatidico Gianda, musicista e scrittore che si è cimentato in tutta la sua vita nel promuovere la creatività anche nei soggetti che spesso la società ha messo ai margini, come le persone affette da problemi di tipo psichiatrico. Il disco può essere richiesto scrivendo a [email protected] o telefonando al 348/47.65.852.

NdA: i primissimi, se non erro, sono stati i Marillion con eccellenti risultati (hanno ottenuto più soldi dai fan per realizzare il disco - nella fattispecie Anoraknophobia - di quanti gliene avrebbero concessi i discografici). È un bellissimo progetto di bellissimi musicisti: non lesinate...


JAZZ ALLA BOCCA DI LUPO

Via Roma 8, Albiolo, ore 20.15, concerto e cena a 40 sacchi

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Suonano Sandro Gibellini (chitarra), Alfredo Ferrario (clarinetto), Roberto Piccolo (contrabbasso) e Massimo Caracca (batteria).

http://www.boccadilupo.it


FABRIZIO MUSA PUBLIC WORKS

Sala Conferenze Unindustria, via Raimondi 1, ore 20.30, ingresso libero

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Presentazione del libro fotografico Fabrizio Musa public works 2004 - 2014

Il volume raccoglie le testimonianze fotografiche di dieci anni di opere pubbliche realizzate su muri di città da Fabrizio Musa, dal primo wall paint dedicato al Novocomum di Terragni a Como nel 2004 a oggi. All’’incontro interverranno Aram Manoukian, presidente di Lechler spa, main sponsor del progetto; Alberto Longatti e Roberto Borghi, curatori del volume; l'artista Fabrizio Musa.


LE PRIME VISIONI DELLO SPAZIO GLORIA

Via Varesina 72, ore 21, biglietti a 7 euro (ingresso riservato ai tesserati Arci)

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Mommy (Francia / Canada, 2014, 140 minuti) di Xavier Dolan con Anne Dorval, Suzanne Clément e Antoine-Olivier Pilon
Diane è una madre single, una donna dal look aggressivo, ancora piacente ma poco capace di gestire la propria vita. Sboccata e fumantina, ha scarse capacità di autocontrollo e ne subisce le conseguenze. Suo figlio è come lei ma ad un livello patologico, ha una seria malattia mentale che lo rende spesso ingestibile (specie se sotto stress), vittima di impennate di violenza incontrollabili che lo fanno entrare e uscire da istituti. Nella loro vita, tra un lavoro perso e un improvviso slancio sentimentale, si inserisce Kyle, la nuova vicina balbuziente e remissiva che in loro sembra trovare un inaspettato complemento.

NdA: non esattamente un cinepanettone...

http://www.spaziogloria.it/


LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA

Viale Giulio Cesare 3, Como, ore 21, biglietti a 7 sacchi

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Magic in the moonlight (Francia / Usa, 2014, 98 minuti) di Woody Allen con Eileen Atkins, Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater e Simon McBurney
Berlino, 1928. Wei Ling Soo è un celebre prestigiatore cinese in grado di fare sparire un elefante o di teletrasportarsi sotto gli occhi meravigliati di un pubblico acclamante. Ma dietro la maschera e dentro il suo camerino, Wei Ling Soo rivela Stanley Crawford, un gentiluomo inglese sentenzioso e insopportabile che accetta la proposta di un vecchio amico: smascherare una presunta medium, impegnata a circuire una ricchissima famiglia americana in vacanza sulla riviera francese. Ospite dei Catledge sulla Costa azzurra e sotto falsa identità, si fa passare per un uomo d'affari; Stanley incontra la giovane Sophie Baker ed è subito amore. Ma per un uomo cinico e sprezzante come lui è difficile leggere dietro alle vibrazioni di Sophie un sentimento sincero. Un temporale e il ricovero della zia adorata, faranno crollare il razionalismo e le resistenze di Stanley: il soprannaturale esiste eccome e si chiama amore.

NdA: povero Woody, ho letto stroncature così feroci di questo, che tutto sommato non sarà neanche malaccio (voglio dire, non può essere peggio di To Rome with love, vero? VERO?)...


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In collaborazione con: Eden Design, Solfo

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