GIOVEDÌ 3 APRILE (CARLO FERRARIO DAY)
Buongiorno,
tornando a frequentare, seppur brevemente, un'anticamera di ospedale mi è subito saltato all'occhio (anche perché era per un occhio) che certe cose non cambieranno mai, non c'è tecnologia che tenga anche se, in questo caso specifico, non c'è tecnologia. Però mi sono sentito come in qualche telefilm americano. Entri al pronto soccorso e nessuno dei presenti ti degna di uno sguardo anche se in realtà tutti ti stanno osservando di sottecchi ("Cosa avrà questo qui?"), non tanto per solidarietà umana, ma perché se sei più grave gli passi davanti. Nessuno, quindi, ti dice che fare finché non individui un citofono con appiccicato un pezzo di carta a righe di quinta elementare su cui è stato scarabocchiato a pennarello "suonare". Fatto, mi si è aperta una porta dall'altra parte, con sguardo interdetto del camice bianco perché, è chiaro, io devo SAPERE, come comportarmi. Non descrivo la visita perché quella è, invece, avvenuta con tutti i crismi e in tempi ragionevoli. In compenso mi è stato chiesto "ma perché non è andato direttamente al terzo piano?". "Non saprei, non vivo qui". Non mi è venuta un'altra risposta.
Un brano acconcio allo spedale:
INCONTRI DI AGED
Biblioteca comunale, piazzetta Lucati 1, ore 15, ingresso libero
Il problema dei limiti alla terapia medica e le condizioni per non attivare o sospendere un trattamento di sostegno vitale secondo la legge italiana. Relatori Patrizia Borsellino, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca; Beppino Englaro, presidente dell’associazione Per Eluana; Franca Alessio, curatrice sopeciale di Eluana Englaro. Presenta, per Aged, l'avvocato Marcello Iantorno.
INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE
Ordine degli Ingegneri, via Volta 62, ore 15.30, ingresso libero
Per il ciclo Cantami o diva - Iliade tra dei, uomini, eroi a cura di Linda Cavadini, Iliade, libro universale.
NdA: rinnovo qui la citazione che tanto amavo per le letture d’Omero al Classico (citazione che credo provenga da Il conte Tacchia e che la dicesse Gassman, ma mi riservo di controllare) “Ah Omero, i greci, dieci anni di guerra e solo per lei, lei, ILIADE, questa donna bellissima...”
STAGIONE NOTTE
Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.30, Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili
Il corsaro di Giuseppe Verdi - Esecuzione in forma di concerto con i solisti delle classi di canto, coro e orchestra sinfonica del Conservatorio Verdi di Como. Direttore Bruno Dal Bon. Collaboratori musicali e maestri del coro Francesco Miotti, Antonio Scaioli e Giampaolo Vessella.
NdA: che dire de Il corsaro? Potrei dire che di tutte le opere di Verdi, questa è una di esse...
LE PRIME VISIONI DELLO SPAZIO GLORIA
Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21, biglietti a 7 sacchi
Nymphomaniac - Volume 1 (Danimarca, 2013, 110 minuti) di Lars von Trier con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf e Christian Slater
L'anziano Seligman, uscito per fare la spesa in una giornata nevosa, trova a terra il corpo insanguinato di una donna, Joe. La porta nel suo appartamento e la soccorre. Qui Joe gli rivela di essere una ninfomane. Se vuole può raccontargli la sua vita ma sarà una lunga narrazione che prende le mosse dai libri di anatomia del padre medico per poi passare alle competizioni con una coetanea a chi ha più rapporti nel corso di un viaggio in treno. Ma è solo l'inizio.
NdA: mi raccomando, non sporcate. Non ho ancora capito se quella che distribuiscono è la versione zzozza zzozza o solo zzozza...
http://www.spaziogloria.it/
LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, biglietti a 5 euro
I corpi estranei (Italia, 2013, 98 minuti) di Mirko Locatelli con Filippo Timi, Jaouher Brahim, Tijey De Glaudi, Gabriel De Glaudi e Dragos Toma
Antonio è un padre solo a Milano, dove è appena arrivato per curare il suo bambino. Ricoverato in un centro oncologico, Pietro ha un anno e un cancro che deve essere rimosso con un delicato intervento. Chiuso col suo bambino nella stanza numero sei, Antonio scambia molte parole con la moglie al telefono e poche battute con gli infermieri nei corridoi, dove si aggira introverso e osservato da Jaber, un adolescente tunisino in visita a un caro amico malato. Addolorato dalla malattia di Pietro e incuriosito dai silenzi di Antonio, Jaber lo avvicina per offrirgli parola e conforto. Ma Antonio, arrivato dalla provincia umbra, non apprezza gli sguardi e le attenzioni del ragazzo, a cui risponde scontroso e laconico. Jaber è 'arabo' e diverso, troppo diverso da lui, che arroccato nel suo dolore e nella sua ostilità crescente assume un atteggiamento di aperto rifiuto. L'ostinazione di Jaber e la degenza di Pietro avranno però la meglio sul suo individualismo. Finalmente 'carico' solleverà lo sguardo.
NdA: visto al festival Il cinema italiano. Non male anche se un po' didascalico...
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