LUNEDÌ 18 AGOSTO (ROBERT REDFORD DAY)
Buongiorno,
Palazzo Terragni, come viene chiamato per non denominarlo Casa del Fascio, mi ha sempre affascinato. È lì da un bel pezzetto, una settantottina d'anni, e ancora fa discutere. Quindi bisogna lodare Terragni per essere riuscito a creare qualcosa capace di suscitare dibattito perenne... o fose bisogna rassegnarsi alla dura cervice di tutti noi? À Paris, a quanto pare, pochissimi amavano la Tour Eiffel, ma con il passare del tempo non solo tutti si sono abituati, ma l'hanno promossa a insostituibile simbolo della cité, fotografata e visitata dalle moltitudini al punto che puranco se ai parigini continuasse a fare schifo (zut!) fanno finta di niente. Qui, invece, c'è sempre qualcuno pronto a dire che la costruzione "è brutta", sorridendo sornione come a dire "io ho il coraggio di affermarlo". Intanto, a quanto pare (lo leggete su La Provincia di oggi) (sì, è uno spot: e allora?) da Roma hanno detto che non è "brutta", ma neppure "bella": è una caserma e tale deve rimanere. Altro che polo culturale, museo del razionalismo, casa aperta a tutti o chissaché. Son soddisfazioni...
Un brano acconcio alla casa aperta a tutti (con sottotitoli in franscese che è plus internationelle per quelli della Tour Eiffel):
http://youtu.be/rN48QnUZl1Q
TRA LA LUNA E LE STELLE
Largo de Balaguer, Piazza Santo Stefano, Cernobbio, ore 21.30
La mafia uccide solo d'estate (Italia, 2013, 90 minuti) di e con Pif e con Cristiana Capotondi, Ginevra Antona, Alex Bisconti e Claudio Gioé
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un'intervista (il Generale Dalla Chiesa). L'unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.
NdA: l'hanno osannato tutti troppo e viene proiettato di continuo... Beh, se lo merita perché è un buon film...
ARTE, MUSICA E ATMOSFERE AL TEMPIO VOLTIANO
Temple Bar, viale Marconi 1, ore 22
Grande jazz con Paolo Tomelleri (sax e clarinetto), Rudy Migliardi (tromba), Bruno Lavizzari (piano), Luca Garlaschelli (contrabbasso) e Tony Arco (batteria).
Per inviare segnalazioni scrivi a: [email protected]
In collaborazione con: Eden Design, Solfo
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La Settimana InCom di
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