LUNEDÌ 2 DICEMBRE (MARIA CALLAS 90th DAY)
Buongiorno,
avete mai esperimentato l'odio? La frustrazione? L'impotenza? (non QUELLA impotenza...) La furia omicida? Io sì, ma mai così tanto come ieri, vittima di un Sab. I Sab sono una sottospecie molestissima dei Soli Al Mondo. Essi sono i Soli Al Bancomat. Accade che abbia bisogno di prelevare del danaro e che, buono buonino, mi accodi in uno di quegli sportelli che non danno sulla strada, ma in cui bisogna entrare. E dentro c'era il Sab, che armeggiava con lo sportello con la stessa perizia di una formica al cospetto di una montagna, anzi no: perché la formica o evita la montagna o ci cammina come se niente fosse, il Sab resta interdetto a contemplare questo nemico per interminabili minuti. Pigia i tasti come se ognuno di essi attivasse l'arma di distruzione del mondo, guarda le scritte sul visore come se stesse imparando a leggere in quel preciso istante (come se...) e intanto i minuti passano, passano, e io son lì fuori, e passano, e a un certo punto mi sembra di scorgere che abbia finito quando... Riinfila la tessera, o forse è un'altra, e intanto il tempo passa, passa, passa. A un certo punto SI METTE A PARLARE AL TELEFONO, e parla, e ride, e non si schioda, e il tempo passa, passa... Quando finalmente esce mi domando se avesse già la barba quando è entrato (perché io?...), tra l'altro potrebbe tenermi aperta la porta, ma non lo fa, come ultimo segno di pervicace egoismo. Finalmente tocca a me e sul video campeggia TERMINALE MOMENTANEAMENTE FUORI SERVIZIO PER ASSENZA DI COLLEGAMENTO. Avete mai sperimentato l'odio?...
Un brano acconcio non a tutto ciò, ma alla festeggiata del giorno, che oggi compirebbe 90 primavere se non avesse trascorso degli inverni orribili:
https://www.youtube.com/watch?v=NLR3lSrqlww&feature=youtube_gdata_player
ANTEPRIMA DI TANCREDI
Foyer del Teatro Sociale, piazza Verdi 1, Como, ore 18.30, ingresso libero
Carla Moreni, critico musicale del Sole24ore, introdurrà al pubblico l’opera di Rossini Tancredi, in programma al Teatro Sociale venerdì 6 e domenica 8 dicembre. Diplomata in flauto al Conservatorio di Milano ha collaborato con i più importanti quotidiani ed è professore del corso di Letteratura poetica al Conservatorio di Trento.
NdA: e pure Tancredi, come il Sociale, Verdi e Wagner è del 1813... Auguri!
http://www.teatrosocialecomo.it
COMO ROMANA
Biblioteca comunale, piazzatta Lucati 1, ore 21, ingresso libero
La professoressa Maria Teresa Grassi, docente di Archeologia delle province romane all’Università degli Studi di Milano, parlerà della Como romana presentando il Volume I, Tomo II della Storia di Como.
I LUNEDÌ DEL CINEMA VANNO A TEATRO
Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 21, biglietti a 7 sacchi (ridotti e tesserati Arci a 6 sacchi)
Una fragile armonia (Usa, 2012, 106 minuti) di Yaron Zilberman con Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken, Imogen Poots, Catherine Keener, Wallace Shawn
Peter Mitchell è violoncellista e vedovo inconsolabile di un mezzosoprano, Daniel Lerner è primo violino con l'ossessione della perfezione, Robert Gelbart è secondo violino con il complesso del numero due, Juliette Gelbart è violista e moglie insoddisfatta di Robert. Insieme compongono un celebre quartetto d'archi che da venticinque anni raccoglie applausi e consensi in tutto il mondo. Il Parkinson diagnosticato a Peter getta il gruppo nel panico e nello sconforto. Alla vigilia di una nuova stagione dovranno fare i conti con la malattia di Peter, l'Opera 131 di Beethoven e la vita che mette a dura prova i loro sentimenti e la loro relazione. Tra colpi di scena e colpi di archetto si accorderanno perdendo la leggerezza ma ritrovando l'armonia.
NdA: ATTENZIONE!!! Abitudinariiiii, è al Sociale, al SO-CIA-LE! Capito?...
http://www.lunedicinema.com
LX CINEFORUM DI COMO
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, ingresso con tessera
Infanzia clandestina (Spagna / Argentina / Brasile, 2012, 112 minuti) di Benjamín Ávila con Natalia Oreiro, Ernesto Alterio, César Troncoso, Cristina Banegas e Teo Gutiérrez Moreno
Juan ha dodici anni e ha condotto una parte della sua vita in esilio. Nel 1979 torna, con i genitori e la sorellina di un anno, nel suo paese, l'Argentina. Il ragazzino è stato costretto a vivere lontano da casa per la condizione di clandestinità dei genitori, guerriglieri peronisti dell'organizzazione dei Montoneros, oppositori della dittatura militare di Videla, che ha rovesciato con un golpe il governo Peron nel 1976. Il padre e la madre di Juan sono adesso convinti che sia giunto il momento di alzare il tiro e portare la resistenza nel cuore dell'Argentina. Il ritorno in patria è, però, rischioso: sono latitanti ricercati dalle autorità e devono, quindi, vivere nascosti, sotto falsa identità. Anche Juan ha un nuovo nome. Per i suoi compagni di scuola e per la ragazzina di cui si innamorerà, si chiamerà Ernesto, come il Che.
NdLD: quale allegria...
FAMIGLIA E DIPENDENZA
Biblioteca, piazza San Martino, Moltrasio, ore 21, ingresso libero
In famiglia: meglio parlare o tacere? Come rendere efficace la comunicazione.
NdA: non saprei, non se n'è mai parlato...
L'ANGOLO DELL'AVVENTURA
Sala Arcobaleno del Don Guanella, via Grossi 18, Como, ore 21.15, ingresso libero
L'Angolo dell'Avventura e Mondo Giovani presentano una video-proiezione di Antonio Signoriello e Chiara Botta: Nepal, una porta sul Mustang, l'antico e remoto Regno di Lo. Un trekking in uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del Nepal da poco aperto agli stranieri. Nella terra di un popolo di cultura tibetana, in occasione della loro festa più significativa, il Ti-Ji. Un viaggio che va oltre le immagini, accompagnato dalle belle parole di Michel Peissel, il primo straniero che nel 1964, autorizzato dal governo nepalese, entrò nel regno di Lo ancora sconosciuto all'occidente per studiarne la storia, i costumi e la popolazione.
FUORI SACCO
STAGIONE TEATRALE DI CHIASSO
Cinema Teatro, via Dante 3/B, Chiasso, ore 20.30, biglietti a 35 sacchi (platea) e a 30 sacchi (galleria)
Le voci di dentro di Eduardo De Filippo con Toni Servillo, Peppe Servillo, Gigio Morra e Betti Pedrazzi. Regia di Toni Servillo.
Le voci di dentro ruota attorno ai fratelli Saporito, Carlo e Alberto. Quest’ultimo, una notte, sogna i vicini di casa nell’atto di uccidere un amico comune e occultarne il cadavere. Il sogno è così nitido, che l’uomo decide di denunciare la famiglia dei vicini alla questura. Quando realizza che si è trattato solo del frutto della propria immaginazione, cerca di ritrattare ma finisce solo col far degenerare la situazione, in un crescendo dove tutti – fratelli, parenti e vicini – finiscono con l’accusarsi l’un l’altro. Eduardo De Filippo scrive questa commedia sulle macerie della Seconda guerra mondiale, ritraendo con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società, non solo italiana, per i decenni a venire. E ancora oggi sembra che Alberto Saporito, personaggio-uomo, scenda dal palcoscenico per avvicinarsi allo spettatore dicendogli che la vicenda che si sta narrando lo riguarda, perché siamo tutti vittime, travolte dall’indifferenza, di un altro dopoguerra morale.
NdA: visto ieri, strepitoso, vi auguro che ci sia ancora posto...
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