LUNEDÌ 27 GENNAIO (WOLFGANG AMADEUS MOZART DAY)
Buongiorno,
forse non tutti sanno che... tra le tante vittime dei nazisti ci fu anche la musica contemporanea. Troppo sperimentale, progressista, semplicemente incomprensibile per essere tollerata. Così nei programmi concertistici si permettevano brani dei due secoli precedenti, rinnegando il Novecento, con pochissime eccezioni (a Richard Strauss venne generosamente concesso di mettere in scena Die schweigsame Frau su libretto dell'ebreo Stefan Zweig, salvo tentare di cancellare il nome di quest'ultimo da tutti i manifesti il giorno della prima, con conseguente rifiuto del compositore di rappresentare l'opera per poi dimettersi dalla carica di Presidente della Camera della musica). Penso che se oggi la "scandalosa" Sagra della primavera "piace", passatemi questo termine, sia dovuto al lento processo di assimilazione concesso al pubblico nel corso di cent'anni di rappresentazioni ininterrotte. Invece là, e anche da noi, i contemporanei sono tutt'ora guardati con sospetto. Però la musica sopravvive come dimostra l'odierno brano acconcio: Quatuor pour la fin du temps, scritto da Olivier Messiaen nel campo di concentramento di Görlitz (è quello con gli occhiali nella foto qui sotto).
Vi suonerà ostico, forse, ma date una chance a questo brano acconcio:
https://www.youtube.com/watch?v=UeSVu1zbF94
"The present - day composer refuses to die" (Edgard Varèse)
GIORNO DELLA MEMORIA
Biblioteca comunale, ore 11, per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario (citazione dell’appendice all’edizione scolastica del 1976 di Se questo è un uomo di Primo Levi). Letture sceniche a cura di Christian Poggioni.
NdA: sempre per oggi ricordo che sono in corso la mostra fotografica Shoah, l’infanzia rubata a San Pietro in Atrio (dalle 15 alle 18) e quella con I disegni dei bambini di Terezin sempre in biblioteca...
GIORNO DELLA MEMORIA
Uci Cinemas, via Leopardi 1, Montano Lucino, ore 20 e 22.40 (anche domani sera)
Hannah Arendt (Francia, 2012, 113 minuti) di Margarethe von Trotta con Barbara Sukowa, Axel Milberg e Janet McTeer
Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreo-tedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio insieme al marito e alla madre negli Stati Uniti, grazie all'aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, da cui prende lo spunto per scrivere La banalità del male, un libro che andrà incontro a molte controversie.
NdA: questo mi spiace perderlo, spero di recuperarlo domani...
http://www.ucicinemas.it
PRESENTAZIONE DI CAVALLERIA RUSTICANA
Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.30, ingresso libero
Il progetto Cavalleria rusticana sta entrando sempre più nel vivo. Iniziati da oltre tre mesi i laboratori corali, è giunto il momento di presentare il progetto artistico e il regista che lo firmerà. Stasera ci sarà l’occasione per scoprire le chicche della nuova edizione del Progetto per la Città.
NdTSC: Dopo il successo dei Carmina Burana che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 500 cittadini allo spettacolo, il Teatro si è messo in moto per un nuovo progetto per la città con Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. Se la prima edizione, per i 200 anni del Teatro, è stata sostenuta dai palchettisti, dalle istituzioni e da alcuni sponsor, per poter realizzare questo nuovo progetto cerchiamo anche il sostegno della città. Un aiuto parziale che, attraverso il crowdfunding, molto utilizzato in tutta Europa, cerca nuovi legami con il territorio e permette di creare nuova economia intorno all’arte. Un contributo (20, 50 o 200 sacchi) che verrà destinato a sovvenzionare, in parte, i laboratori per i cittadini che vorranno cimentarsi in questa nuova avventura.
http://www.teatrosocialecomo.it/crowdfunding.aspx
I LUNEDÌ DEL CINEMA
Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21, biglietti a 7 sacchi (ridotti e tesserati Arci a 6 sacchi, tessera per 18 film a 60 sacchi valida per tutti gli eventi del cartellone gennaio - giugno 2014)
Mood indigo - La schiuma dei giorni (Francia / Belgio, 2013, 125 minuti) di Michel Gondry con Romain Duris, Audrey Tautou, Gad Elmaleh, Omar Sy e Aïssa Maïga
Colin è un giovane uomo che spende le sue giornate dentro una casa e una città surreali. Ricco di una fortuna sufficiente a permettergli di vivere senza lavorare, è accudito da un topo e da un cuoco che coltiva una cucina 'decorativa' e cita Jules Gouffé. A una festa Colin si innamora di Chloé, a cui chiede molto presto mano e cuore. Pazzo di gioia suggerisce a Chick, amico fraterno e compagno di pianococktail, di sposare la sua Alise per vivere come lui felice e contento. La dote che Colin mette generosamente a disposizione del matrimonio dell'amico viene però impiegata nell'acquisto di opere di Jean Sol Patre, filosofo esistenzialista con pipa e cravatta. Ossessionato dalla propria collezione, Chick rimanda le nozze con Alise e partecipa al matrimonio e alla felicità di Colin, minacciata da una malattia che cova nel petto bianco di Chloé. Colin impegna tutto il suo denaro in fiori di dolorosa bellezza per contrastare l'effetto esiziale di una ninfea letale che vorrebbe soffocare l'amata. Addolorato e sempre più povero, comincia a lavorare mentre la casa intorno a lui si restringe e il mondo impazzisce inghiottendo tutti quelli che ama.
NdA: è l'ultima chance che concedo a Gondry dopo l'inutile Green Hornet… Questo sembra L'arte del sogno parte due, almeno a giudicare dalle immagini…
http://www.lunedicinema.com
LX CINEFORUM DI COMO
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, ingresso con tessera
I giorni della vendemmia (Italia, 2010, 80 minuti) di Marco Righi con Lavinia Longhi, Marco D'Agostin, Gian Marco Tavani, Maurizio Tabani e Claudia Botti
Settembre, 1984. Il sedicenne Elia vive in una fattoria della provincia emiliana insieme al padre, comunista di ferro che piange la recente morte di Enrico Berlinguer, la madre, cattolica fino allo sfinimento, e la nonna; il fratello, Samuele, è in giro per l'Europa e torna a casa solo di rado. Sono i giorni in cui si coglie l'uva, e proprio tra i filari della vigna, Elia conoscerà l'universo femminile attraverso la figura di Emilia, ragazza bella e arrogante che ha accettato di lavorare alla vendemmia per mettere da parte qualche soldo.
NdA: ricordo, comunque, distintamente che in Emilia ho sempre e solo sentito dire Bèrlinguer, così come Lenìn...
http://www.cinecircolo.it
CINE D'AUTORE
Cinelario, via Lusardi 1, Menaggio ore 21.15, biglietti a 5 sacchi
A film unfinished (Germania / Israele, 2010, 89 minuti) documentario di Yael Hersonski
Il documentario racconta la realizzazione di un film del 1942 mai completato: era una pellicola di propaganda nazista che avrebbe dovuto intitolarsi Das Ghetto, girata a Varsavia due mesi prima dello sterminio di massa di tutti gli ebrei che vi erano stati confinati (la famigerata Grossaktion Warsaw). Il filmato presenta interviste con alcuni sopravvissuti del ghetto e una drammatizzazione della testimonianza di Willy Wist, uno dei cameraman che filmarono all'epoca. Il film è stato presentato al Sundance Festival nel 2010 ottenendo un premio per il miglior montaggio di un documentario.
NdA: i miei personali complimenti alle scelte mai banali di questa rassegna. BRAVI!...
http://www.cinelario.com/
BOCEPHUS KING E ORCHESTRA FAMILIA ALL'UNAETRENTACINQUECIRCA
Via Papa Giovanni XXIII 7, Cantù, ore 22
Il canadese Bocephus King è uno straordinario e poliedrico songwriter. Difficile catalogarlo in un genere specifico, anzi impossibile. Country, blues, soul, vaudeville, swing, burlesque, Motown, roots, King si muove tra tutti questi generi senza incarnarne veramente nessuno, ma traendo da ognuno di essi ciò che meglio si armonizza con la sua sensibilità di artista originale e indipendente. Il suo odio dichiarato per il “music business”, che ha bisogno di incasellare ogni artista in un genere per renderlo un prodotto appetibile a un target di mercato, gli ha chiuso molte porte, confinandolo a un apprezzamento di nicchia, per pochi eletti, ma lo ha mantenuto vero, genuino, incorruttibile. Stasera presenta l'album Amarcord assieme all'Orchestra Familia: Charlie Hase alla pedal Steel, Wynston Minckler al contrabbasso, Ali Razmi al setar e al daf iraniano (!), Owen Bryce Connell al pianoforte e all’organo e Max Malavasi alla batteria.
NdA: ricordate che è canadese e che se anche nevica e fa freddo lui fa caldo lo stesso, ci è abituato. Non mancate: quest’uomo ha il soul nella voce, il funk nel cuore, il blues nella mente, il folk nei piedi e il rock nelle mani e non ho ancora iniziato a esagerare...
http://1e35.com
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