LUNEDÌ 29 FEBBRAIO
(MARGIT CARSTERSEN DAY)
Buongiorno,
questo è il giorno che non esiste se non ogni quattro anni e cosa meglio di bruciarne la gran parte subito facendo la notte in bianco per assistere alla premiazione degli Oscar una volta che la trasmettono pure in chiaro e si può anche escludere l'audio dell'irritante tentativo di traduzione simultanea? Bene, se fossi io a presentare direi: "Tanti anni fa, in un film che ha fatto la storia, un uomo chiedeva a Bobby De Niro Che hai fatto in tutti questi anni Noodles? E lui rispondeva: Sono andato a letto presto... Io, invece, sono andato a letto tardi per vedere Ennio Morricone, che aveva scritto le magnifiche musiche di quel film, portarsi a casa il suo primo vero Oscar a 87 anni, accompagnato dal figlio che traduce il suo orgoglioso italiano, dedicando tutto alla moglie. Maestro, probabilmente non è la cosa migliore che hai scritto, ma è pur sempre una gran colonna sonora e mi alzo in piedi anche io come ha fatto tutto il teatro.
Ah, sì, ha vinto anche il tizio della lotta con l'orso mentre miglior film è Il caso Spotlight, visto giusto ieri, classicone girato esattamente come Tutti gli uomini del presidente. Miglior attrice, sorpresa, Brie Larson mentre Sylvester Stallone nulla in favore dell'ottimo Mark Rylance per Il ponte delle spie. Miglior regista, per il secondo anno di fila, Iñárritu, ma speravo George Miller (Mad Max ha preso tutti gli Oscar tecnici). Ed ecco, acconciamente, il mio Morricone preferito, per festeggiare:
ESSAI - RASSEGNA DI CINEMA D'AUTORE
Uci Cinemas, via Leopardi 1, Montano Lucino, ore 18.30 e ore 21, biglietti a 5 sacchi
Carol (Gran Bretagna, Usa, 2015, 118 minuti) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Jake Lacy e Sarah Paulson
New York, 1952. Therese Belivet è una giovane donna impiegata in un grande magazzino di Manhattan. Richard vorrebbe sposarla, Dannie vorrebbe baciarla ma lei ha occhi solo per Carol, una cliente distinta, rapita da un trenino elettrico e dal suo interesse. Un guanto dimenticato e un trenino acquistato dopo, Carol e Therese siedono 'affamate' in un café. Carol ha un marito da cui vuole divorziare e una bambina che vuole allevare, Therese un pretendente incalzante e un portfolio da realizzare. Sole dentro il rigido inverno newyorkese e congelate dalle rigorose convenzioni dell'epoca, Carol e Therese viaggiano verso Ovest e una nuova frontiera, che le scopre appassionate e innamorate. Nell'America della Guerra fredda, che considerava l'omosessualità come un disturbo sociopatico della personalità, Carol e Therese sfideranno i giudizi morali e scioglieranno l'inverno nel cuore.
NdA: mica come oggi che... oh, lasciamo perdere... comunque anche lei se lo sarebbe meritatino l'Oscar...
http://www.ucicinemas.it
LXII CINEFORUM DI COMO
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, ingresso con tessera (anche domani alle 15.30 e alle 21 e mercoledì alle 15.30)
Woman in gold (Usa / Gran Bretagna, 2015, 110 minuti) di Simon Curtis con Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes e Tatiana Maslany
Uno dei dipinti più famosi d'Austria, Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Gustav Klimt, è detenuto dallo stato indebitamente, in seguito al sequestro operato dai nazisti ai danni dei legittimi proprietari, una famiglia ebrea. Alla fine degli anni Novanta la morte di una delle due sorelle ultime eredi della stirpe, fa scoprire all'altra l'esistenza di una lotta per riavere il quadro, proprio in coincidenza con la decisione dello stato austriaco di inaugurare una politica di restituzione delle opere d'arte rubate dai nazisti.
http://www.cinecircolo.it
I LUNEDÌ DEL CINEMA
Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21, ingresso a 7 sacchi
Un mondo fragile (Colombia / Francia / Paesi Bassi, 2015, 97 minuti) di César Augusto Acevedo con Haimer Leal, Hilda Ruiz, Marleyda Soto, Edison Raigosa e José Felipe Cárdenas
Alfonso, anziano campesino che ha lasciato la sua famiglia e la sua terra diciassette anni prima, ritorna a casa. A muoverne i passi la salute del figlio, che versa in condizioni precarie a causa di una malattia respiratoria. Tollerato a fatica dalla vecchia consorte, che non gli perdona il passato, Alfonso partecipa con valore e pudore all'economia domestica famigliare, accudendo figlio e nipote in assenza delle donne, occupate in una piantagione di canna da zucchero. Subentrate nella raccolta a Geraldo, suocera e nuora combattano ogni giorno contro l'asprezza del mestiere e l'illegittimità di un regime lavorativo che pretende produttività in cambio di un salario prorogato. Esperanza vorrebbe andar via ma Geraldo è bloccato dall'affezione e dall'affetto che porta a quella madre ostinata a restare e resistere nella sua fattoria mentre la campagna intorno brucia sotto il vento del 'progresso'. Tra un incendio che avvampa e una vita smorzata, tra un aquilone che si solleva e troppa polvere che si posa, Alfonso infilerà nuovamente la strada per scampare il nipote e mettere in movimento il domani.
http://www.lunedicinema.com
CINE D'AUTORE
Cinelario, via Lusardi 1, Menaggio ore 21, biglietti a 5 sacchi
Fino a qui tutto bene (Italia, 2014, 80 minuti) di Roan Johnson con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D'Amico, Guglielmo Favilla e Melissa Anna Bartolini
Pisa, oggi. Ultimi giorni di cinque studenti nell'appartamento che hanno condiviso durante gli studi. Sono Cioni, l'elemento più stralunato e naif del gruppo, che si avvia a rientrare a casa dai genitori; Ilaria, una sessualità disinibita che le porta una gravidanza non voluta e un probabile ritorno nella provincia laziale; Vincenzo, laureato in vulcanologia, destinato a raccogliere l'offerta di una cattedra da professore associato in Islanda; la sua fidanzata Francesca, che non condividerà con lui la scelta, ma continuerà a sperare in una carriera teatrale nel gruppo "I poveri illusi", insieme ad Andrea, frustrato dalla mancanza di occasioni e dalla separazione da Marta, che invece "ce l'ha fatta". Su tutto aleggia la presenza discreta di Michele, loro amico ed ex inquilino morto in un incidente che cela un suicidio per loro ancora indecifrabile quanto il futuro che li attende.
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