MARTEDÌ 18 NOVEMBRE

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MARTEDÌ 18 NOVEMBRE (AMANDA LEAR DAY)

Buongiorno,
ci sono delle cose che semplicemente non si fanno. Quello che è successo ai Nemesi, una rock band nostrana, semplicemente non doveva succedere. Cosa è successo? Come potete leggere qui, uno o più mariuoli gli hanno sottratto gran parte dell'attrezzatura. Ora... non so se avete mai fatto parte di un'abominevole band giovanile, ma io sì, anche più di una. Chi lo fa deve già quotidianamente misurarsi con tantissimi problemi, economici, pratici, aggiungiamoci l'indifferenza della gente (soprattutto quando scrivi canzoni tue), la mancanza di locali adeguati, il disinteresse di produttori e discografici, mettiamoci pure l'attuale crisi del mercato che porta a investire sempre di meno su proposte che non si vendano da sole, insomma abbastanza da scoraggiare chiunque. Ma le abominevoli band giovanili non demordono, vogliono farsi sentire, E sono certo che i Nemesi, che non conosco direttamente, ma che ho ascoltato live in un paio di occasioni, non demorderanno, poiché essi possiedono gli attributi. Ma un colpo del genere è veramente da vigliacchi.

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Un brano acconcio alle abominevoli band giovanili:
http://youtu.be/_HDMCCLlGl4


INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE

Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 15.30, ingresso libero

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Oggi prende il via un nuovo ciclo: Il valore dei soldi. La finanza etica tra teoria e pratica. Ormai tutta l’economia mondiale sembra assoggettata alle regole spietate dei mercati finanziari. Un’alternativa al modello che si è imposto in questi anni è la Banca Etica che da una quindicina di anni costituisce un primato di cui l’Italia può andare fiera. Questo pomeriggio Fabio Silva terrà la relazione Che cos’è la finanza etica.


SALOTTO LETTERARIO

Istituto Carducci, viale Cavallotti, ore 18, ingresso libero

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La cartiera nel deserto. Incontro con Angelo Moncini, presidente di Carta a mano nelle Ande onlus.


PAROLARIO 2014

Sala Canonica del Teatro Sociale, via Bellini 3, ore 18.30, ingresso libero

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Il filosofo e neuroeconomista Matteo Motterlini presenterà il libro La psicoeconomia di Charlie Brown. Strategie per una società più felice. Durante l’incontro, moderato da Alfredo Tomasetta, interverranno Cristina Cappellini, assessore alle culture, identità e autonomie di Regione Lombardia, Annarita Polacchini, amministratore delegato di Asf Autolinee e Salvatore Amura, presidente dell’Accademia di belle arti Aldo Galli di Como. L’evento è organizzato da Parolario in collaborazione con Teatro Sociale di Como e libreria Feltrinelli di Como. Nel suo nuovo saggio Motterlini spiega quali sono le regole che si possono seguire per vivere in una società più felice. Nessuno vorrebbe essere stressato, inefficiente e con i conti in rosso, ma spesso lo siamo, come individui e come Paese. Il modo per cambiare in meglio i nostri comportamenti non è subissarci di raccomandazioni, norme e burocrazia, ma spingerci gentilmente nella direzione giusta. È ciò che spiega Motterlini in questo libro ricco di casi esemplari ed esperimenti curiosi, che delinea una proposta praticabile in tre semplici passi. Il primo è creare un ambiente di scelta più ecologico e salutare. Il secondo riguarda la politica, che dovrebbe abbandonare i provvedimenti dettati dall’improvvisazione e dall’ideologia per basarli sull’evidenza dei dati. Il terzo dipende da noi, perché le “regole di Charlie Brown” valgono per tutti nelle decisioni di ogni giorno.

NdA: tutto molto bello, non fosse che io è da dieci anni che vo dicendo che devo scrivere Tutto quello che so l'ho imparato dai Peanuts... Dovrei fargli causa... Santa polenta


LXI CINEFORUM DI COMO

Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30 e ore 21, ingresso con tessera

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A proposito di Davis (Usa / Francia, 2013, 105 minuti) di Joel Coen e Ethan Coen con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, Ethan Phillips, Robin Bartlett e John Goodman

C'era una volta la capitale indiscussa del folk, quel Greenwich Village a partire dal quale Bob Dylan avrebbe cambiato la storia della musica. Ma questa storia comincia prima, quando la musica folk è ancora inconsapevolmente alla vigilia del boom e i ragazzi che la suonano provengono dai sobborghi operai di New York e sono in cerca di una vita diversa dalla mera esistenza che hanno condotto i loro padri. Llewyn Davis è uno di questi, un musicista di talento, che dorme sul divano di chi capita, non riesce a guadagnare un soldo e sembra perseguitato da una sfortuna sfacciata, della quale è in buona parte responsabile.

NdA: codesto film è così denso di citazioni che stavo pensando di venderle...


JAZZ & FIORI

Pane & Tulipani, via Lambertenghi 3, ore 19.30 e ore 21

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Concerto del trio di Giuseppe Emmanuele (pianoforte), Stefano Faggetti (chitarra) e Guido Bergliaffa (contrabbasso).


CINEMA DI QUALITÀ

Lux, via Manzoni 8, Cantù, ore 21.15, biglietti a 5 sacchi

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Pasolini (Belgio / Italia / Francia, 2014, 86 minuti) di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea e Adriana Asti

È il primo novembre 1975 a Roma ed è l'ultimo giorno di Pier Paolo Pasolini. Il suo mattino comincia col bacio di sua madre. Susanna lo richiama dal sonno e lo ritrova dopo un viaggio a Stoccolma, dove si è occupato della traduzione del volumeLe ceneri di Gramsci. Incalzato dalla censura per Salò o le 120 giornate di Sodoma, intervistato "sulla situazione" e per La Stampa da Furio Colombo e avviato Petrolio, Pier Paolo fa colazione con caffè e Corriere della Sera. Più avanti nella giornata pranza con Nico Naldini e Laura Betti, che ha appena prestato la voce 'demoniaca' a Linda Blair (L'esorcista) e quella orgiastica a Hélène Surgère (Salò o le 120 giornate di Sodoma). Congedati gli ospiti scrive a Eduardo De Filippo di Re Magi e Messia e infila la sua Alfa Romeo nella notte romana, dove incontra Nunzio, l'angelo custode di Epifanio e di un film che rincorre la cometa ma che non vedrà mai la luce (Porno-Teo-Kolossal). Perché Pier Paolo sprofonderà negli occhi neri di Pino Pelosi e nel buio di Ostia, muta davanti al massacro di un poeta.

NdA: certo che Dafoe dal Cristo dell’Ultima tentazione del medesimo a Pasolini ha chiuso il cerchio. Pier Paolo avrebbe apprezzato...


FUORI SACCO

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STAGIONE TEATRALE DI CHIASSO

Cinema Teatro, Dante Alighieri 3/B, Chiasso, ore 20.30, biglietti a 35 sacchi (platea) e a 30 sacchi (galleria)

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Don Giovanni di Molière. Alessandro Preziosi vestirà i panni del celebre ammaliatore sivigliano. Insieme all’attore napoletano saliranno sul palco Nando Paone, Lucrezia Guidone, Barbara Giordano, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma. L’immensa fortuna letteraria di Don Giovanni inizia nel 1630 quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Il personaggio viene in seguito ripreso dalla Commedia dell’arte italiana che lo include nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière attinge proprio a queste fonti italiane rielaborandole per ricavare un suo personale Don Giovanni, ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. Don Giovanni è un gentiluomo di corte, perverso e libertino che, mentre con il servo Sganarello fugge per nave dai fratelli della abbandonata Donna Elvira, è gettato da una tempesta sulle coste italiane, dove seduce due contadine con la promessa di matrimonio. In seguito, Don Giovanni è protagonista di altre imprese cui l’inseparabile Sganarello assiste sempre più allibito: in una foresta vuole costringere un povero a bestemmiare, strada facendo salva la vita al fratello di Donna Elvira, mette alla porta i creditori e tratta con scherno il padre che gli rimprovera la sua vita dissoluta. Infine, invita a cena la statua del Commendatore da lui ucciso in precedenza e, quando questa si presenta all’appuntamento, sull’impenitente Don Giovanni si abbatte un fulmine, la terra gli si apre sotto i piedi ed egli è inghiottito nell’inferno, mentre il servo Sganarello può solo lamentarsi del salario arretrato che nessuno gli pagherà.


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