MARTEDÌ 29 SETTEMBRE

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MARTEDÌ 29 SETTEMBRE
(JERRY LEE LEWIS 80th DAY)

Buongiorno,
Buddy Holly è morto e con lui se ne andarono Richie Valens (quello della versione rock de La bamba) e il misconosciuto The Big Bopper (uno che si cita solo per ricordare che si è schiantato con lo stesso aereo degli altri due). Eddie Cochran è morto, Gene Vincent è morto, Buddy Holly, l'improbabile papà pingue del rock'n'roll con il tirabaci è morto. Carl Perkins, l'uomo con le Blue suede shoes è morto così come il suo amico Johhny Cash, l'uomo in black. Roy Orbison era altrettanto black ed è altrettanto morto. Elvis è morto? Se ne discute (tra poco nei negozi l'ennesima operazione commerciale con la sua voce giustapposta a melense orchestrazioni dei vecchi successi). Insomma, i protagonisti della rivoluzione del '56 se ne sono andati tutti. Tutti? Noooo. Solo quattro resistono ancora in un testa a testa. Oggi Jerry Lee Lewis, the killer, spegne 80 candeline. Tra qualche giorno, il 18 ottobre, Chuck Berry soffierà su 89. E poi c'è l'antico rivale di Jerry Lee, Little Richard, che in dicembre ne spegne 83 (ma che ha abbandonato il rock per dedicarsi al Gospel, pure se ogni tantosi fa ancora sentire). 87 anni, qualche acciacco, ma ancora musica pure per Fats Domino, sopravvissuto anche alla furia dell'uragano Katrina. E alla fine, Jerry Lee, tra tutti questi sei pure il più giovane. Long live rock'n'roll!
http://assets.rollingstone.com/assets/2015/article/the-rock-and-roll-hall-of-fames-secret-oral-history-project-20150525/196843/medium_rect/1432146344/720x405-R1236_FOB_Willie_HOF_C.jpg
Un brano acconcio all'uno, dell'altro:
https://youtu.be/IVH3hye1CyI


INCONTRO CON RITA PAVONE
Ubik, piazza San Fedele 32, ore 18, ingresso libero
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Rita Pavone
ed Emilio Targia presentano il libro Tutti pazzi per Rita. La mia vita, i miei sogni, la mia voglia di cantare. A distanza di 18 anni dal suo libro autobiografico Nel mio piccolo, Rita Pavone ha pensato bene di tornare a raccontare di sé: se nel primo libro si era concentrata soprattutto sulla sua vita privata, pur non tacendo su quella professionale che le dette enormi soddisfazioni, in questo secondo libro preferisce raccontare più cose sulla sua vita artistica e, complice  Emilio Targia, rievoca episodi che giustificano meglio l’enorme successo che ha avuto in tutto il mondo. Con questo libro si scopre per esempio che, quando era stata ospite all’Ed Sullivan Show (e lei c’è stata cinque volte!), il suo nome era il terzo dopo quello di Duke Ellington e di Ella Fitzgerald. Rita racconta che i dirigenti della mitica Rca la volevano trattenere in Usa, tanto grande era l’entusiasmo che provarono per lei. Ma papà non volle e del resto in Italia l’aspettavano tutti a braccia aperte. E non solo in Italia ma in quasi tutti i paesi del mondo il suo nome era famosissimo. Il titolo del libro non è stato scelto a caso: erano veramente tutti pazzi per Rita! E lo sono ancora, se un personaggio conoscitore di jazz come Pupi Avati le ha fatto i complimenti per il bellissimo disco Masters che ha inciso meno di due anni fa, riportando a nuova vita classici americani da far pensare che potrebbe oggi duettare benissimo con Tony Bennet.


PROLOGO AL CINEFORUM
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, biglietti a 5 sacchi
astra
In guerra (Italia, 2014, 80 minuti) di Davide Sibaldi con Fausto Cabra e Anna Della Rosa
Una notte. In una metropoli sconvolta dalla crisi economica un ragazzo e una ragazza si incontrano per caso. Devono tornare alle loro case attraversando quartieri in balia di bande di sbandati e criminali. Un viaggio nella notte di due giovani alla ricerca del senso della vita nell’Italia di oggi; due giovani che dovranno affrontare i loro demoni per riuscire a raggiungere l’alba. Una produzione che mixa cinema, concerto e teatro, nata da un’idea del regista, da Isaac De Martin uno dei compositori della colonna sonora e da Fausto Cabra, l’attore protagonista.


ROGER WATERS THE WALL
Uci Cinemas, via Leopardi 1, Montano Lucino, ore 21, biglietti a 13 sacchi (anche domani e giovedì)
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Roger Waters The Wall (Gran Bretagna, 2014, 155 minuti) di Roger Waters e Sean Evans
Acclamatissimo all'ultimo Festival di Toronto, sarà un vero e proprio evento senza precedenti: girato in 4K e mixato in Dolby Atmos per documentare il tour sold out (4 milioni di spettatori nel mondo) dedicato al monumentale album dei Pink Floyd e al tempo stesso un emozionante film contro la guerra e un road movie in cui Waters fa i conti con il proprio passato.
NdA: vista la coincidenza ci tengo a sfatare un mito (che è già stato da tempo sfatato, ma una leggenda urbana è difficile da contrastare). No, i Pink Floyd NON citarono Rita Pavone in San Tropez. Trattossi di errore di comprendonio di chi tirò giù a orecchio i testi di Meddle per un libro...
http://www.ucicinemas.it


CINEFORUM 2015 - RASSEGNA AMERICANA
Cine teatro Excelsior, via Diaz 5, Erba, ore 21, biglietti a 4 sacchi
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Big eyes
(Usa, 2014, 106 minuti) di Tim Burton con Amy Adams, Christoph Waltz, Danny Huston, Krysten Ritter e Jason Schwartzman
Quando carica la figlioletta sull'automobile e lascia il primo marito, Margaret Ulbrich è una giovane donna senza soldi, che dipinge per passione e per necessità quadretti semicaricaturali di bambini dagli occhi smodatamente grandi. Opere intrise di sentimentalismo e di un gusto kitsch, che raggiungeranno però un enorme e inaspettato successo quando a commercializzarle sarà Water Keane, secondo marito di Margaret e "wannabe artist" a tutti i costi. Spacciando i quadri della moglie per propri, per quasi un decennio, Walter costruisce un impero su un'enorme bugia, riuscendo ad abbindolare l'America intera. Finché Margaret non si ribella. Gli occhi sono lo specchio dell'anima, dicono. Eppure sotto gli occhioni dei milioni di "figli" dei Keane, si cela una delle più grandi frodi dell'arte contemporanea.
NdA: ho sentito tanti che non hanno gradito perché è "poco Burton". Vorrei ricordare che gli ultimi film "molto Burton" (Alice in Wonderland, lo stiracchiamento a lungo del vecchio corto Frankenweenie e il confuso Dark shadows) lasciavano parecchio a desiderare, ma per me Burton, dai tempi di Planet of the apes è un sorvegliato speciale. Lieto di aver visto questo...


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