MARTEDÌ 4 NOVEMBRE (VITTORIO DE SCALZI DAY)
Buongiorno,
a quanto ho capito Expo consta della moltitudine di gente che dovrebbe arrivare da tutto il mondo e dei tentativi nostrani alquanto impacciati per compiacerla. Allora portiamogli i bronzi di Riace a Milano, si era detto, così non devono fare fatica scendendo fino a Bari, i poveretti turisti. Ma non se ne fa nulla. Allora la Venere di Botticelli, spostarla dagli Uffizi a non so dove, comunque a Milano. E invece no, neanche quello. A questo punto si potrebbe smantellare il Colosseo, numerare tutti i pezzettini per ricostruirlo a Rho - Pero, ma solo provvisoriamente, sia chiaro. Ma mi sa di no. Fontana di Trevi in piazza Duomo? Naaaaa... Torre di Pisa? Magari in mezzo al Castello Sforzesco? Rimontata pendente con la promessa di rimetterla a posto diritta (ma non troppo che ai turisti ci piace che pencola)? Neppure. La torre del Mangia? I turisti non sanno cos'è. Piuttosto la Gioconda. Come non è in Italia? Ma non abbiamo le mejo opere d'arte del mondo? E chi celo spiega ai turisti? Ah, so io cosa ci vuole per accontentarli. Io SO perché vengono qui, e non mi tirerò indietro.
(passata l'Expo lo rimetto a posto, giuro...) (poteva essere peggio, poteva essere al posto della Madonnina)
Un brano acconcio a Milano, vicina all'Europa:
http://youtu.be/z2_oVAQibD8
INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE
Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 15.30, ingresso libero
Vivere sostenibile: benessere, alimentazione, ecologia, quotidianità è l’argomento delle lezioni di Andrea Schito. Questo pomeriggio con la relazione Come ridurre l’impronta ecologica il relatore si propone di valutare e stimolare una riflessione su quanto le scelte quotidiane di ognuno di noi possano influire sull’ambiente.
LXI CINEFORUM DI COMO
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30 e ore 21, ingresso con tessera
Grand Budapest Hotel (Usa, 2014, 100 minuti) di Wes Anderson con Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Harvey Keitel, Jude Law, Bill Murray, Edward Norton, Saoirse Ronan, Jason Schwartzman, Léa Seydoux, Tilda Swinton, Tom Wilkinson, Owen Wilson e Tony Revolori
Monsieur Gustave è il concierge ma di fatto il direttore del Grand Budapest Hotel collocato nell'immaginaria Zubrowka. Gode soprattutto della confidenza (e anche di qualcosa di più) delle signore attempate. Una di queste, Madame D., gli affida un prezioso quadro. In seguito alla sua morte il figlio Dimitri accusa M. Gustave di averla assassinata. L'uomo finisce in prigione. La stretta complicità che lo lega al suo giovanissimo neoassunto portiere immigrato Zero gli sarà di grande aiuto.
NdA: in pratica nel cast di codesto film manchiamo solo io e te...
SALOTTO LETTERARIO
Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 18, ingresso libero
Strumenti musicali nel mondo dell'arte pittorica. Incontro con Michele Sangineto, artigiano, artista e musicista, studioso di strumenti musicali antichi e inventore di particolarissimi strumenti musicali.
NdA: spero bene che semplicemente dall'immagine vi incuriosisca...
SERATA CLERKS / COMMESSI
Cooperativa Moltrasina, via Raschi 9, ore 19.30
A distanza di venti anni dall'uscita nelle sale italiane, la Cooperativa Moltrasina propone una doppia proiezione del film Clerks (Usa, 1994, 90 minuti) di Kevin Smith con Brian O'Halloran, Jeff Anderson, Marilyn Ghigliotti, Lisa Spoonauer e Kevin Smith
Cronaca di una folle giornata di lavoro di Dante Hicks, commesso al Quick Stop Grocery situato nel New Jersey e del suo amico Randall, anch’egli commesso nel vicino videonoleggio. Scritto, prodotto e diretto da un esordiente, che lo girò durante gli orari di chiusura nello stesso negozio in cui lavorava, Clerks propone situazioni surreali in rapida successione, farcite da dialoghi vivaci ed arguti in un crescendo ad alta tensione comica. Rivelazione del Sundance Film Festival e premiato a Cannes nel 1994, riuscì ad incassare una somma pari a cento volte l'esiguo budget iniziale speso per la produzione. Per l'occasione il film verrà proposto sia nella versione in lingua originale sottotitolata (alle 20.30), sia nella versione doppiata in italiano (ore 22.15) dopo una cena conviviale che vedrà nelle classiche lasagne il suo piatto forte.
NdA: è il caso che vi dica che ne penso della versione doppiata? No, non è il caso...
http://moltrasina.blogspot.com
I MUSEI VATICANI AL CINEMA
Uci Cinemas, via Leopardi 1, Montano Lucino, ore 20
Lux, via Manzoni 8, Cantù, ore 21.15, biglietti a 10 sacchi
Musei Vaticani in 3D (Italia, 2014, 120 minuti)
Questo film rappresenta uno straordinario viaggio alla scoperta delle più suggestive opere d’arte raccolte in due millenni di storia e porta per la prima volta le telecamere Ultra HD 4K/3D e la tecnica di dimensionalizzazione utilizzata al cinema da James Cameron all’interno dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina, mostrando i capolavori di Roma come non sono mai stati visti prima. Un evento unico, spettacolare e appassionante che arriverà in Italia in autunno. Una megaproduzione realizzata da una troupe di 40 professionisti che hanno esplorato in lungo e in largo i Musei: riprese suggestive effettuate di notte attraversando le sale in cui sono custodite alcune delle opere più rare e preziose del mondo, spaziando attraverso tutte le culture e tutte le epoche. Grazie a un mix unico tra 3D nativo e la più avanzata tecnica, gli spettatori potranno letteralmente immergersi nei grandi capolavori della storia dell’arte: “entrare” nei dipinti di Caravaggio, toccare con un realismo senza precedenti il Laocoonte e il Torso del Belvedere, sentirsi avvolti dalle figure mai così vere della Cappella Sistina. Dai capolavori della statuaria classica alla Pietà di Michelangelo, fino alle sculture moderne di Fontana; dai dipinti di Giotto, Leonardo Da Vinci e Caravaggio a quelli di Van Gogh, Chagall e Dalì; dagli straordinari affreschi delle Stanze di Raffaello, come La scuola di Atene, agli spettacolari capolavori michelangioleschi della Cappella Sistina come la Creazione di Adamo e il maestoso Giudizio universale. Sono queste le tappe di un viaggio unico ed emozionante, condotto con l’autorevole guida del direttore dei Musei Vaticani, il professor Antonio Paolucci. Attraverso passato, presente e futuro.
CROCI VICINE TERRE LONTANE
Salone di Confcooperative, via Anzi 8, ore 21, ingresso libero
Presentazione della ricerca di Giorgio Cavalleri Croci vicine terre lontane. In occasione del 4 novembre e del centenario del primo conflitto mondiale, l’Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta ha pubblicato, in collaborazione con le Acli di Como, la ricerca di Cavalleri dedicata all’ossario del cimitero di Camerlata, dove sono tumulati i resti mortali di tutte le persone morte negli ospedali militari di Como durante la guerra, compresi – caso piuttosto raro – anche i soldati “nemici”, cioè i prigionieri dell’esercito austro ungarico. La ricerca ricostruisce questa interessante vicenda mettendo l’accento soprattutto sulle tracce delle storie personali di questi soldati provenienti dalle più diverse regioni dell’impero asburgico. Il volume viene presentato stasera in un consiglio provinciale delle Acli di Como aperto a tutti. Saranno presenti l'autore della ricerca e Giovanni Bianchi, presidente dei Partigiani Cristiani.
LA TREGUA DI NATALE
Basilica di San Vincenzo in Galliano, Cantù, ore 21, ingresso libero
La tregua di Natale. Testo e regia di Giuseppe di Bello. Con Marco Continanza. Scenografia di Laura Clerici. Organizzazione di Michele Ciarla. Una produzione dell'associazione culturale Anfiteatro
Durante l'inverno del 1914, al confine tra la Francia e il Belgio, inglesi e tedeschi erano impantanati in una logorante guerra di posizione combattuta nella disumana condizione delle trincee, con assalti quotidiani nei quali molti soldati perdevano la vita nel tentativo di strappare qualche metro al nemico. Queste terribili condizioni accomunavano i due schieramenti e forse proprio la sensazione del male comune portò i soldati a scambiarsi qualche favore che rendesse la vita meno impossibile e così, sfidando l'accusa di tradimento cominciarono, ad esempio, a non aprire il fuoco durante i pasti ma nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco. Era la vigilia di Natale e per entrambi gli schieramenti, assieme agli ordini che dicevano che i combattimenti non avrebbero dovuto essere interrotti per nessun motivo, erano arrivati anche i pacchi dono che contenevano dolci, liquori, tabacco, alberelli natalizi e candele. Quella sera i tedeschi addobbarono le loro trincee e mentre si scambiavano gli auguri un soldato intonò la canzone Stille nacht. Prima si fece silenzio poi a uno ad uno tutti i soldati cominciarono a cantare e a quelli si aggiunsero i soldati inglesi intonando la stessa canzone. Da quel momento i soldati dei due eserciti non smisero più di cantare, ognuno nella propria lingua e ognuno al riparo della propria postazione. Poi questa "fiaba" continua in un crescendo di fatti che se non fossero stati documentati da entrambe le parti, sembrerebbero davvero incredibili: i soldati uscirono dalle trincee, e si salutarono, e si scambiarono dei doni, e mostrarono le foto delle loro fidanzate, mogli, figli e madri, e seppellirono i morti, e per loro si suonarono le cornamuse, mangiarono insieme scambi di doni e di cibo, e poi musica e balli fino a una affollatissima partita di calcio giocata sulla terra di nessuno tra gli inglesi del reggimento Scottish Seaforth Highlanders e i soldati tedeschi del Reggimento Sassone. Il pallone fu messo insieme con stracci legati con lo spago, mentre le porte furono delimitate da pile di cappotti. (Si racconta che i giocatori di ogni squadra fossero una sessantina e che la partita finì con la vittoria dei tedeschi per 3 reti a 2). La notizia della tregua intanto si diffuse e nei giorni successivi dalle trincee partirono innumerevoli lettere per raccontare alle famiglie quello che stava accadendo e alcune di quelle lettere, assieme a qualche foto, finirono sui quotidiani che titolarono commossi che inglesi e tedeschi si stringevano la mano sui campi di battaglia. Allora intervennero gli alti comandi e la tregua fu interrotta ma i soldati fecero un patto solenne, che nel caso li avessero costretti a riprendere i combattimenti nessuno avrebbe mirato ad altezza uomo, ma reso inoffensive le munizioni... “sparando alle stelle in cielo”. L’Amministrazione canturina, vuole ricordare questo episodio storico e regalare lo spettacolo, in prima nazionale, alla città.
NdPmC:I light a candle to our love / in love our problems disapper / but all in all we soon discover / that one is all we long to hear...
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