MARTEDÌ 7 APRILE (BILLIE HOLIDAY 100th DAY)
Buongiorno,
mi hanno sempre impressionato i locali nei vecchi film, da Gilda a La dolce vita, per non dirne che due diversissimi. Eppure quando i protagonisti entravano in questi night c'erano le ballerine, almeno una dozzina, il comico, il mago, le spogliarelliste (che NON erano le ballerine riciclate), il cantante con l'orchestra di almeno una ventina di elementi. Se a questo si sommano almeno due camerieri per tavolo, una fila di cinque barman o più dietro al bancone e una cucina più affollata del centro di Pechino nell'ora di punta, la domanda sorge spontanea: ma quanti soldi giravano a quell'epoca (con tutto che i summenzionati, nessuno escluso, erano tutti sottopagati e in mano a sadici strozzini dai cognomi ovviamente italianeggianti, come Rizzo o Zucco, che amavano raffinate torture come lo stivaletto malese o altre esotiche crudeltà)? Detto questo... Ah, che sogno sedersi a uno di quei tavoli, sorseggiare un mint julep brandendo un sigarone con una pupa in satin seduta al fianco (che mi chiama baby e mi arruffa i capelli imbrillantinati) aspettando che in scena arrivi lei, lady day...
Non augurerei altri cento di questi giorni alla povera Billie, perché i suoi non son certo stati felicissimi, ma è un dono per noi che sia vissuta e che abbia graffiato i solchi di vinile con quella voce che celebro con un possibile brano acconcio (perché ve ne sarebbero a dozzine, ma pochissimi filmati e solo un paio con una presenza particolare alla tromba):
https://youtu.be/CJb5mxuZ-9g
LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA
Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30 e ore 21, biglietti a 5 sacchi (anche domani)
Terra di Maria (Spagna, 2013, 116 minuti) di Juan Manuel Cotelo con Clara Cotelo, Juan Manuel Cotelo, Lola Falana, Rubén Fraile e Carmen Losa
Il film documentario è un viaggio alla scoperta delle persone che credono e che hanno incontrato sulla loro strada Maria, per verificare cosa c'è di vero. Un viaggio interessante e affascinante, con il coraggio che il regista ha già dimostrato nel film L’ultima cima, di parlare senza peli sulla lingua. Lui stesso dice: “Mi chiedo se la penosa diagnosi del nostro mondo non sia legata al fatto che abbiamo espulso Dio da tutte le parti. Abbiamo cancellato i suoi comandamenti perché pensavamo che ci impedissero di essere felici”.
INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE
Liceo classico Alessandro Volta, ingresso da via Carducci, ore 15.30, ingresso libero
Claudia Gandini presenta il ciclo Scripta manent: il viaggio avventuroso dei testi greci e latini, dagli antichi a noi. Quanto ci è rimasto degli scritti greci e latini? E quanto il testo dei classici che leggiamo a scuola rispecchia quello uscito dalla mente e dalla penna dell’autore quindici, venti, venticinque secoli fa? La risposta è nel lungo e tortuoso percorso che questi libri, scritti con tecniche e su supporti sempre differenti, hanno attraversato. È un viaggio avventuroso, una storia che si intreccia alle vicende politiche e religiose, oltre che culturali, degli imperi di Roma e di Bisanzio, dell’Europa medievale, moderna e contemporanea. È, soprattutto, una vicenda di uomini, gli uomini che hanno letto, copiato, posseduto, questi libri: monaci e notai, pontefici e re, maestri e allievi... E di studiosi che, con fatica, passione, intuizioni geniali o errori, hanno cercato di trasmettere il più fedelmente possibile un patrimonio millenario: i filologi. Oggi Antichità e Medioevo. Già i Greci e i Romani studiavano i loro “classici”, cercando di tramandarli ai posteri in edizioni affidabili. Questi testi, però, usciti dai turbinosi secoli che videro la fine del mondo antico, dovettero affrontare, nel Medioevo, periodi di guerra e di carestia, oltre a un abbassamento del livello di istruzione. Fino alla rinascita dell’Umanesimo.
NdA: penna?
ASPETTANDO... IO NON SONO QUEL CHE SONO
Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 18.30, ingresso libero
Aspettando... Io non sono quel che sono è un percorso di avvicinamento alla nuova produzione di Cooperativa AttivaMente. Ma non solo. È anche un viaggio di tre serate per entrare, nei gesti e parole, nelle emozioni di un testo. Per capire come le parole di Otello parlino anche di tutti noi, diventando occasione di crescita personale e di ascolto di sé. Oggi Di come Iago coltivò il dubbio. Il dubbio spesso riesce a insinuarsi bei nostri pensieri perché ha le sue radici nelle nostre paure. Quelle più profonde e inconfessate, che vivono e si agitano dentro di noi. Attraverso la vicenda di Iago e Otello, proveremo a riconoscere queste radici e a disinnescare i mostri che la mostra immaginazione sa così abilmente creare.
NdA:preparare i fazzoletti... Ma davvero!...
ALL'UCI CINEMAS
Uci Cinemas, via Leopardi 1, Montano Lucino, ore 20.20, biglietti a 5 sacchi
Medea (Gran Bretagna, 2015, 100 minuti) di Carrie Cracknell con Helen McCrory, Michaela Coel, Dominic Rowan, Danny Sapani, Clemmie Sveaas, Martin Turner, Toby Wharton, Joel McDermott e Jude Pearce
Solo per oggi, direttamente dal palcoscenico del National Theatre la nuova versione dell’opera di Euripide. Medea, una delle tragedie più rappresentate al mondo sin dal suo debutto ateniese nel 431 a.C., porta in scena il dramma di un amore assoluto che si trasforma, a causa del tradimento di Giasone, in feroce odio e puro desiderio di vendetta. Una vendetta atroce e “modernissima” che coinvolgerà anche i figli che Medea ha avuto dall’uomo tanto amato. Anche la "barbara" Medea però è una vittima: sa bene, infatti, che per arrecare dolore a Giasone uccidendone i figli condannerà in primo luogo se stessa. Oggi Medea presenta un testo rivisto nella nuova e moderna versione di Ben Power, affidata dalla regista britannica Carrie Cracknell all’incredibile interpretazione di Helen McCrory, nota al grande pubblico come Narcissa Malfoy nella saga di Harry Potter e come Cherie Blair nel premiatissimo The queen con Helen Mirren.
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