MERCOLEDÌ 22 GENNAIO

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MERCOLEDÌ 22 GENNAIO (DAVID WARK GRIFFITH DAY)


Buongiorno,
uno dei grandi drammi della nostra epoca (soprattutto se vivete dei diritti d'autore di cose scritte dai vostri nonni sessant'anni prima che voi nasceste) è la fine del diritto d'autore dopo un certo periodo di anni. Così nel 2014 Sherlock Holmes diventa di dominio pubblico. Lui, il dr. Watson, lo studio in rosso, il violino, la soluzione al sette per cento, Lestrade, Moriarty e tutto quello che Conan Doyle ha scritto prima del 1922. Quindi se uno vuol mettersi a scrivere un racconto apocrifo di Holmes ora può farlo senza chiedere permesso alcuno agli eredi dell'autore. Lo stesso destino tocca al Piccolo Principe e a tutto quanto sta nel racconto di Saint-Exupéry. Le interpretazioni, però, sono dubbie: in certi stati vige la data di pubblicazione, in altri la morte dell'autore, ma questo non mi fermerà. Nulla potrà impedirmi di scrivere il mio prossimo capolavoro, Sherlock Holmes contro il Piccolo Principe (ho già dei dialoghi grandiosi: "Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua" "Elementare, caro Piccolo Principe, elementare"... "A che scuola dovrei andare, Sherlock?" "Elementare, caro Piccolo Principe, elementare")...

 http://www.lepetitprince.com/wp-content/uploads/2010/11/oeuvre_fin_pp.jpghttp://cdn8.openculture.com/wp-content/uploads/2013/12/sherlock_holmes_in_public-domain.jpg


Un brano acconcio al dominio pubblico:
https://www.youtube.com/watch?v=JIoKHI7SJm4&feature=youtube_gdata_player


STAGIONE GIORNO

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, Como, ore 9.30 e 11.30, riservato agli studenti e ai loro insegnanti

Opera It 2014: Verdi 2.00. Drammaturgia musicale di Federica Falasconi. Regia e drammaturgia di Alessandra Premoli. Attore Stefano Panzeri. Cantante Paola Camponovo. Al pianoforte Federica Falasconi
Opera It è uno dei progetti di Opera education la piattaforma ideata e prodotta da AsLiCo (Associazione lirica e concertistica Italiana) per diffondere la cultura della lirica e della musica interessando il pubblico giovane con mezzi assolutamente innovativi. Opera It nasce con l’intento di avvicinare gli adolescenti all’opera lirica, un genere di spettacolo dal vivo considerato dai più desueto perché lontano dalla modernità e dalla tecnologia attuali, una lingua morta e poco significativa ai nostri tempi complessi e tecnologici. Superato questo diffuso pregiudizio è possibile scoprire invece come l’opera sia vicina come non mai ai ragazzi. Il teatro lirico è un meccanismo complesso, basato sull’azione, sul canto, sulla narrazione e sull’evocazione di ambienti, un mezzo di comunicazione che non teme il confronto con internet, gli smart phone o il video clip anche perché in qualche modo ne è il progenitore.

Verdi 2.00. Ma l’Italia, il nostro paese, sarà mai 2.0 ? Cioè proiettata verso il futuro, multimediale, dove le persone sono  sempre in connessione tra loro? O forse l’Italia lo è gia? Di più, lo è da secoli! L’Italia è social grazie a uno strumento che esiste da anni, ma è andato perdendosi per l’incuria degli stessi italiani: l’Opera! E il suo esponente più famoso, diciamo l’equivalente di Steve Jobs nel mondo della tecnologia, è naturalmente un italiano: Giuseppe Verdi. Se pensate di non conoscerlo… beh, vi sottovalutate. Sicuramente avrete già sentito almeno una sua aria, magari rivisitata, solo che probabilmente non sapevate fosse composta da lui. Che ci crediate o meno ha sicuramente venduto più dischi Verdi di Lady Gaga. Ecco perché viene ricordato anche a X Factor. Ha suscitato più rivolta sociale e più interesse politico Verdi di Emis Killa o Fabri Fibra. Proprio per questo il suo nome ancora oggi è sfruttato per parlare di politica, persino in maniera satirica e irriverente come dai demenziali “Soliti Idioti”. Giuseppe Verdi è  il compositore più eseguito al mondo e la sua musica rappresenta l’Italia in qualsiasi parte del globo terrestre.  Siete ancora scettici? Guardate questo video (https://www.youtube.com/watch?v=8_e32JDj6_g). È un film che sicuramente conoscete, ma forse non avrete mai notato che in questa scena, mentre si parla della possibile “italianità” della protagonista, in sottofondo passa una musica molto nota: il brindisi de La traviata. Il nostro compositore, soprannominato Beppino, è insomma colui che ha reso la piattaforma Opera lirica ancora più popolare, più multimediale, ancora più interattiva di quanto non avessero fatto i suoi colleghi compositori in passato. “Tornate all’antico e sarà un progresso” diceva Beppino. Cioè solo conoscendo il nostro passato saremo in grado di costruire qualcosa di realmente nuovo. Impariamo dalle sue parole e moltiplichiamo antico (200 anni fa nasceva Giuseppe Verdi) con progresso (evoluzione 2.0). Otterremo Verdi 2.00. Siete pronti ad entrare nella nuova era dell’Opera?

NdA: stay hungry, stay foolish, stay Green...
http://www.teatrosocialecomo.it/


INCONTRI CON LE SCIENZE

Museo archeologico, piazza Medaglie d'oro 1, ore 14.30, ingresso libero

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Sembrare e non essere: la falsificazione in archeologia. Conferenza di Benedetta Cappi.

NdA: e dire che oggi è pieno di reperti archeologici che vogliono apparire meno antichi...
http://museicivici.comune.como.it


INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE

Ca' d'Industria, via Brambilla 61, ore 15.30, ingresso libero

http://www.updim.org/wp-content/uploads/2013/12/Mint01.jpg

Come amare la musica. Nascita della canzone con Luigi Monti che parlerà di Piedigrotta, Café Chantant, Tabarin, il disco e la radio.

http://www.auser.lombardia.it/como/unipopco


LX CINEFORUM DI COMO

Cinema Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30, ingresso con tessera

http://i1.cdnds.net/13/40/618x316/movies-gravity-sandra-bullock_1.jpg

Gravity (Usa / Gran Bretagna, 2013, 92 minuti) di Alfonso Cuarón con Sandra Bullock, George Clooney, Ed Harris, Orto Ignatiussen e Phaldut Sharma
Gli astronauti Ryan Stone e Matt Kowalsky lavorano ad alcune riparazioni di una stazione orbitante nello spazio quando un'imprevedibile catena di eventi gli scaraventa contro una tempesta di detriti. L'impatto è devastante, distrugge la loro stazione e li lascia a vagare nello spazio nel disperato tentativo di sopravvivere e trovare una maniera per tornare sulla Terra.

NdA: non l'ho visto quando è uscito e spero di recuperarlo... Sarà anche un capolavoro, ma, preventivamente, George Clooney che dice "Chiamatemi Kowalsky" non si può sentire (e se è una citazione volontaria di Un tram che si chiama Desiderio, non si può sentire due volte)...
http://www.cinecircolo.it


UPDIM - UNIVERSITÀ POPOLARE DI MUSICA

Casa della musica, via Collegio dei Dottori 9, ore 17.30, ingresso libero

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Teoria musicale, docente Bruno Dal Bon. Il laboratorio di traduzione dell'Ars musicae di Johannes De Grocheio sarà curato da Rosalba Miceli e Donatella Manara

De Grocheio, quasi certamente di origine normanna e vissuto a Parigi intorno alla fine del XIII secolo, è ricordato come l’autore di Ars musicae, il primo trattato ad aver esaminato la musica profana, argomento praticamente ignorato dalla più parte dei teorici che lo hanno preceduto. Nel rendere conto in particolare di quelle che erano le prassi esecutive tipiche dell’epoca e dei luoghi in cui visse, De Grocheio tentò essenzialmente di inquadrare la musica in una nuova prospettiva, improntata alla filosofia aristotelica e al suo focus sulle cose visibili: non più disciplina teorica, quindi, bensì studio di fenomeni, quali il suono, che hanno origine nel mondo sensibile e sono fatti oggetto dell’anima sensitiva. La traduzione La traduzione di Ars musicae comporta numerose sfide legate principalmente a difficoltà interpretative nonchè a quelle che a prima vista appaiono come indeterminatezze o contraddizioni. Generalizzazioni e forzature sono inoltre state operate dallo stesso autore nel tentativo di ricondurre la materia entro categorie descrittive. A ciò vanno ad aggiungersi problematicità nell’uso della lingua, il latino medievale o, molto più semplicemente, all’utilizzo personale fatto da De Grocheio di alcuni termini. Ciascuna di queste difficoltà ha rappresentato, per diversi studiosi nel corso degli ultimi decenni, un banco di prova per il proprio campo di indagine, quali la messa in luce delle caratteristiche strutturali del discorso che fanno di quest’opera un esempio di dissertazione scientifica, l’analisi delle prassi musicali ivi descritte e la loro riconducibilità a un repertorio più o meno definito di danze esistenti, l’esemplificazione del linguaggio matematico utilizzato dall’autore e, non da ultimo, l’inquadramento filosofico dell’intera opera all’interno di quell’aristotelismo che andava caratterizzando la cultura dell’epoca. Tutto ciò rende la lettura di questo testo altamente stimolante e di una certa complessità. Il laboratorio Il laboratorio di traduzione si articola in una serie di incontri durante i quali verranno messe a confronto le traduzioni fatte a partire dal testo originale latino e dalla sua resa in lingua inglese, esaminandone le peculiarità linguistiche e interpretative. Per permettere a chiunque di partecipare e fornire un contributo o semplicemente assistere alla discussione, saranno di volta in volta resi disponibili i testi dei capitoli che verranno esaminati nella seduta successiva.

http://www.updim.org


AROUND COMO

Aula Magna dell'Accademia di belle arti Aldo Galli, via Petrarca 9, ore 18, ingresso libero

Main Media

Incontro con l'architetto e urbanista Stefano Boeri, già assessore alla cultura, Expo, moda e design di Milano. ARound, una rassegna di incontri pubblici intorno ai temi della comunicazione e della produzione culturale contemporanea, a cura di Tommaso Sacchi, docente di Elementi di comunicazione giornalistica dell'Accademia Galli. Inoltre all'interno della lezione del professor Sacchi, dalle 16, si terrà una open lecture con Lorenza Baroncelli, assistant-curator padiglione CH Biennale Architettura Venezia, researcher Sao Paulo Calling.

NdA: sempre preferito i Gianduiotti, lo ammetto...
http://www.accademiagalli.it/


STAGIONE NOTTE

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, Como, ore 20.30, biglietti a 25 sacchi (posto unico)

Das Lied von der Erde (Il canto della terra) di Gustav Mahler. Ensemble della Filarmonica Arturo Toscanini diretto da Piero Borgonovo, mezzosoprano Anna Maria Chiuri, tenore Daniel Szeili
Della vita e della morte parla l'ultimo ciclo di lieder di Gustav Mahler, Das Lied von der Erde. Il nucleo filosofico di quest'opera inafferrabile e dai molteplici volti scaturisce dalla medesima fonte ideale di Tod und Verklarung, ossia la lacerante separazione dell'individuo dall'eterno ciclo di morte e rinascita del mondo. Una composizione in cui gli elementi sono riflessi sia nel macrocosmo che nel microcosmo, in un gioco di specchi tra vita e morte, in alcun modo leziosamente futile e decorativo, come la cornice esotica del testo indurrebbe a credere.

NdA: non sarebbe male se venisse dedicata ad Abbado, che tanto ha fatto per Mahler, ma chissà...
http://www.teatrosocialecomo.it


LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA

Viale Giulio Cesare 3, Como, ore 21, biglietti a 7 sacchi

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Molière in bicicletta (Francia, 2013, 104 minuti) di Philippe Le Guay con Fabrice Luchini, Lambert Wilson, Maya Sansa, Laurie Bordesoules e Camille Japy

Gauthier Valence è un attore celebre e amato dal pubblico, che lo segue appassionato in un medical drama francese. Stufo di interpretare eroi buoni di fiction televisive decide di mettere in scena Molière e di chiedere aiuto a Serge Tanneur, grande talento del teatro ritiratosi tre anni prima al culmine della sua carriera. Raggiunto Serge a l'Île de Ré, Gauthier prova a convincerlo a tornare a recitare, proponendogli Il misantropo, che Serge ha sempre sognato di interpretare. Adulato e lusingato, Serge fa resistenza e chiede a Gauthier qualche giorno di prova. Narcisi ed egoisti, decidono di fare a turno la parte di Alceste, il protagonista innamorato di Celimene e amico di vecchia data di Filinte. Alternando il ruolo di Alceste con quello di Filinte e ripetendo fino allo sfinimento la scena uno dell'atto primo, Serge e Gauthier arrivano al termine della 'recita' e a un passo dal capirsi. Ma l'incontro con Francesca, una bella italiana divorziata, sconvolgerà il loro equilibrio, scompaginando testo e vita.

NdA: film indoppiabile, purtroppo doppiato...
http://www.cinecircolo.it


LE PRIME VISIONI DELLO SPAZIO GLORIA

Spazio Gloria, via Varesina 72, Como, ore 21, biglietti a 5 sacchi

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Il capitale umano (Italia, 2014, 109 minuti) di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni e Luigi Lo Cascio

In un paesotto della Brianza che finisce in "ate", eretto alle pendici di una collina una volta incredibilmente boscosa, un cameriere da catering neanche più giovane torna a casa a notte fonda con la sua bicicletta, chiuso tra il gelido freddo di una curva cieca e il sopravanzare spavaldo e sparato di un Suv che lo schiaccia lasciandolo agonizzante, vittima predestinata di un pirata anonimo. Il giorno dopo, la vita di due famiglie diversamente dislocate nella scala sociale brianzola viene toccata da questo evento notturno in un lento affiorare di indizi e dettagli che sembrano coinvolgere il rampollo di quella più ricca, assisa nella villa che sovrasta il paese, e la figlia dell'altra, piccolo borghese con aspirazioni di ribalta. Uno a uno sfilano i presunti protagonisti: il padre della giovane ragazza, un ingenuo stolto e credulone, titolare di un'agenzia immobiliare, pronto a giocarsi quello che non ha per entrare nel fondo fiduciario del magnate della zona al quale accede per un eccesso di fiducia e grazie all'entratura garantitagli dalla figlia, fidanzata con il giovane rampollo della ricca famiglia; il magnate, cinico e competitivo, perfetto prodotto brianzolo, forgiato con la tempra di chi ha abbattuto ettari di bosco per costruire quell'impero economico, inno del malcostume e del cattivo gusto: le moglie dell'uno e dell'altro, la prima psicologa tutta presa dalla sua missione e dall'imminente maternità, tardiva e sofferta, la seconda sposa tonta con il sogno del teatro, obnubilata dalla ricchezza e dal troppo avere: in ultimo i rispettivi figli, non più incolpevoli, mai più adolescenti, complici dell'orrore in questa "tragedia" balzachiana che della commedia ha solo i tipi.

NdA: ultima sera, da domani Scorsese...

http://www.spaziogloria.it


CINEMA DI QUALITÀ

Lux, via Manzoni 8, Cantù, ore 21.15, 5 sacchi

Philomena movie clip

Philomena (Gran Bretagna, 2013, 94 minuti) di Stephen Frears con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin e Ruth McCabe

Irlanda 1952. Rimasta incinta, la minorenne Philomena viene mandata in convento dove, dopo il parto, vive separata dal neonato che vede raramente. Inutilmente prova a opporsi quando il bambino viene dato in adozione a una famiglia benestante di Washington. Cinquanta anni dopo, Philomena, sposata, madre e ora vedova, incontra casualmente il giornalista Martin Sixsmith. Costui, incuriosito dalla storia, accetta, dopo qualche incertezza di occuparsene e di scriverne un libro. Comincia allora una ricerca che porta i due negli Stati Uniti, fino alla ricostruzione della verità, al ritorno in Patria e a un confronto finale con le suore dello stesso convento, in particolare con quella, vivente, che si era occupata a suo tempo dell'affidamento del piccolo.

http://www.cinelandia.it/cantu-lux-co.html


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