MERCOLEDÌ 23 LUGLIO (AMÁLIA RODRIGUES DAY)
Buongiorno,
io ne ho viste di cose che voi umani... beh, le avete visto anche voi. Non ho visto navi in fiamme oltre le porte di Tannhäuser, però ricordo di avere visto frotte di universitari totalmente a digiuno di vela tirare le sei del mattino per guardare le evoluzioni del tangone di Luna Rossa. Ho visto la coda chilometrica formarsi sulla A4 (che, di per sé, è l'habitat naturale delle code) perché tutti rallentavano per guardare un'automobile semidistrutta. E ho visto uomini, centinaia, migliaia di uomini anziani presidiare cantieri grandi e piccoli, senza un perché. Ne ho visti altri puntare danaro sulla quantità di tempo che un pistola riesce a trascorrere sulla schiena di un toro, ma... Ma non avevo ancora mai visto la diretta dello spostamento del relitto di una nave da crociera naufragata miseramente, seguito passo passo. Tra qualche giorno saremo tutti esperti di rimorchio, di golette, di lossodromica, di marra, di triangolo di incertezza, di mille e più termini di cui ora ignoriamo l'esistenza. Il tutto dovrebbe essere epico, ma non è il naufragio del Lusitania e l'isola del Giglio non è il Triangolo delle Bermuida, soprattutto il capitano non è Achab o Bligh, o un'altra figura tragica, bensì un pisquano qualsiasi e questa è un'altra figura di... mare.
Un brano acconcio al barcone:
http://youtu.be/q4VWKbZkIcM
LAKE COMO FILM FESTIVAL 2014
La Lucernetta, piazza Medaglie d'oro 4, ore 17.30, ingresso libero
Waste land (Gran Bretagna / Brasile, 2010, 99 minuti) di Lucy Walker, João Jardimand e Karen Harley
Nella periferia di Rio de Janeiro si è andata formando negli anni la più grande discarica del mondo che ogni giorno offre lavoro a migliaia di cosiddetti catadores, riciclatori. Di giorno e di notte, a piccoli gruppi o in solitaria, uomini, donne e ragazzini rifiutati dalla società scalano montagne di rifiuti, frugano tra l’immondizia alla ricerca di materiali riciclabili da poter vendere o barattare per tirare avanti la loro misera vita. Deciso a realizzare un’opera d’arte con la spazzatura, Vik Muniz torna nel suo paese natale – dopo aver trovato casa e fama a New York - per passare un periodo a Jardim Gramacho, questo centro periferico nello stato di Rio de Janeiro in cui il 50% della popolazione sopravvive di riciclaggio. Una volta conosciute le persone che si dedicano alla raccolta di materiali riciclabili e colpito dalla loro forza e innocenza, il celebre artista brasiliano lascia che l’idea iniziale si trasformi naturalmente in un progetto umanitario. Vincitore del Best World Cinema Documentary al Sundance Film Festival 2010. Candidato all’Oscar 2011 per il miglior documentario.
Arena del Teatro Sociale, via Bellini, ore 21.30, biglietti a 8 sacchi
The wall (Austria, 2012, 108 minuti) di Julian Pölsler con Martina Gedeck
Tre amici in gita in montagna. Dopo aver raggiunto una splendida baita alpina, marito e moglie scendono in paese, lasciando da sola la protagonista, con l’unica compagnia del loro cane. La mattina dopo un muro invisibile chiude l’accesso alla valle. Fuori dal muro il tempo sembra si sia fermato. All’interno di questa invisibile prigione sono rimasti solo la protagonista, il cane, un paio di gatti ed una mucca che compare all’improvviso. Non si può uscire e non si può entrare. Passano le stagioni. La protagonista scopre un alpeggio ancora raggiungibile e vi si trasferisce nella bella stagione. La solitudine viene riempita da un lungo diario e scandita da una nuova routine: le battute di caccia, la mungitura, la semina e il raccolto delle patate, le passeggiate nella neve. Ma un arrivo inatteso romperà il nuovo equilibrio…
http://lakecomofilmfestival.com
RITRATTI DI CITTÀ
Villa Olmo, via Cantoni 1, ore 20.30
Cooperativa AttivaMente e la grande mostra di Villa Olmo Ritratti di città | Urban sceneries presentano Ritratti di città, specchi dell’anima. Una visita introspettiva a cura e con Jacopo Boschini, regista, drammaturgo e formatore. La presentazione delle opere, esposte nelle bellissime sale della villa, verrà integrata dai racconti delle emozioni e delle visioni che hanno mosso i singoli artisti. Le città viste e raccontate come un intrecciarsi infinito di legami, di persone che ne fanno luoghi vivi e pieni di storie.
NdA: prenotazione obbligatoria telefonando al 370/130.61.60 o scrivendo a [email protected]
http://www.ritrattidicitta.com
FESTA DELL'UNITÀ
Parco del Bersagliere, Cantù, ore 21
Se bella vuoi apparire di Paolo Bignami con Carla Giovannone, scene di Lina Mucerino e regia di Paolo Bignami
Una donna elegante tiene una conferenza. Parla di donne, dei loro diritti, delle battaglie combattute per conquistarli. Delle donne di ieri e di oggi. Con precisione ripercorre tappe importanti dell’emancipazione femminile e racconta di personaggi che, delle donne, hanno segnato la storia. Via via questi personaggi prendono corpo e voce ed è la vita stessa della relatrice a invadere la scena. È un mondo fatto di sogni realizzati e mancati, di trasgressioni e delusioni. Convivono le conquiste e le sconfitte più recenti con valori, abitudini e frustrazioni antiche, appena nascoste sotto una patina di modernità. Ne esce un ricco universo femminile, quello che l’ha accompagnata dai giorni dell’infanzia, ma forse è solo il ritratto di una donna di oggi, reso vitale dalla freschezza istrionica e dalla verve dell'attrice.
RIFLESSI D'ARTE
Cineteatro, via Lusardi 53, Menaggio, ore 21
Serata tango: i ballerini Cecilia Signorelli e Massimo Basilico con Gian Marco Solarolo all'oboe e Cristina Monti al pianoforte si esibiranno con musiche di Gardel, Piazzolla, Ziegler e Requena.
35 MM SOTTO IL CIELO
Piazza Martinelli, ore 21.30, biglietti a 7 sacchi, in caso di pioggia piove (anche domani sera)
A proposito di Davis (Usa / Francia, 2013, 105 minuti) di Joel Coen e Ethan Coen con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, Ethan Phillips, Robin Bartlett e John Goodman
C'era una volta la capitale indiscussa del folk, quel Greenwich Village a partire dal quale Bob Dylan avrebbe cambiato la storia della musica. Ma questa storia comincia prima, quando la musica folk è ancora inconsapevolmente alla vigilia del boom e i ragazzi che la suonano provengono dai sobborghi operai di New York e sono in cerca di una vita diversa dalla mera esistenza che hanno condotto i loro padri. Llewyn Davis è uno di questi, un musicista di talento, che dorme sul divano di chi capita, non riesce a guadagnare un soldo e sembra perseguitato da una sfortuna sfacciata, della quale è in buona parte responsabile.
NdA: codesto film è così denso di citazioni che stavo pensando di venderle...
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