VENERDÌ 2 GENNAIO

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VENERDÌ 2 GENNAIO (DZIGA VERTOV DAY)

Buongiorno,
accantonata la simpatica ipotesi di ficcare il canone Rai nella bolletta della luce (accantonata almeno per ora), e di farlo pagare per i computer aziendali, ecco che mentre uno è lì che cerca di non sporcarsi con lo zucchero a velo del pandoro, subito un nuovo spot ti regala la prima imprecazione dell'anno ricordandoti il tuo dovere di teleutente. Non mi pronunzio sulla cosa in sé, ma mi ha sempre affascinato l'incapacità comunicativa per quanto riguarda se stessa di un'azienda che vive di comunicazione. Per quest'anno, ad esempio, ha capito che è un bene elencare tutti i canali che ora ha la Rai (sono 14, anche se uno non ci fa caso, più Euronews e ci sono anche le quattro radio), mentre è inutile sottolineare che il canone nostrano è il più basso d'Europa, perché quando uno deve sborsare dei soldi e non gli va, sapere che altrove spenderebbero di più non è di alcun aiuto. Soprattutto, ancora una volta, non hanno capito che bisogna abbattere il termine canone e sostituirlo con abbonamento, che si pagherebbe, obtorto collo, senza troppi patemi, magari introducendo soluzioni rateali, oppure dando la possibilità di non pagare per quei canali che non si guardano mai (personalmente i due di sport RaiGulp e RaiYoYo - anche solo per i nomi - e francamente pure Rai4 e RaiPremium). Invece riecco l'odiato canone, per giunta a batter cassa di Capodanno. Non imparerai mai, Rai.

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(pure questa, è un'immagine istituzionale: possibile che nessuno si accorga che perfino la Linea di Cavandoli appare schifata?)

Un canone acconcio al canone (lo avevo già acconciato parlando del canone in passato, ma è un'ottima occasione per riproporlo vista la natura accidentalmente natalizio - festaiola di codesto canonico spartito):
https://www.youtube.com/watch?v=qVn2YGvIv0w&feature=youtu.be


LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA

Viale Giulio Cesare 3, Como, ore 16.30, 18.45 e 21, biglietti a 7 sacchi

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The imitation game (Gran Bretagna / Usa, 2014, 113 minuti) di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong e Rory Kinnear
Manchester, primi anni Cinquanta. Alan Turing, brillante matematico ed esperto di crittografia, viene interrogato dall'agente di polizia che lo ha arrestato per atti osceni. Turing inizia a raccontare la sua storia partendo dall'episodio di maggiore rilevanza pubblica: il periodo, durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui fu affidato a lui e a un piccolo gruppo di cervelloni, fra cui un campione di scacchi e un'esperta di enigmistica, il compito di decrittare il codice Enigma, ideato dai Nazisti per comunicare le loro operazioni militari in forma segreta. È il primo di una serie di flashback che scandaglieranno la vita dello scienziato morto suicida a 41 anni e considerato oggi uno dei padri dell'informatica in quanto ideatore di una macchina progenitrice del computer.

NdA: la vita di Charles Babbage fu, invece, evidentemente troppo noiosa per ricavarci un film. Peccato...


LE PRIME VISIONI DELLO SPAZIO GLORIA

Via Varesina 72, ore 17.30 e 21, biglietti a 7 sacchi (ingresso riservato ai tesserati Arci)

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Jimmy's hall - Una storia d'amore e libertà (Gran Bretagna / Irlanda / Francia, 2014, 109 minuti) di Ken Loach con Barry Ward, Simone Kirby, Jim Norton, Andrew Scott e Francis Magee

Nel 1921, un'Irlanda sull'orlo della guerra civile, Jimmy Gralton aveva costruito nel suo paese di campagna un locale dove si poteva danzare, fare pugilato, imparare il disegno e partecipare ad altre attività culturali. Tacciato di comunismo era stato costretto a lasciare la propria terra per raggiungere gli Stati Uniti. Dieci anni dopo Jimmy vi fa ritorno e sono i giovani a spingerlo a riaprire il locale. Gralton è inizialmente indeciso ma ben presto cede alle richieste. Chi gli era stato ostile in passato torna a contrastarlo.

NdA: mmmm, irlandesi mentuti e communisti, lotta per la libertà schiacciata dall'autorità costituita e da un prelato oscurantista, proprio il Ken Loach che non ti aspetti...
http://www.spaziogloria.it


AL CIRCOLO DI MARIANO COMENSE

Il Circolo, via d'Adda 13, ore 21.30, ingresso libero

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Androidi Paranoici
: omaggio ai Radiohead. Due quarti degli Io?Drama (Fabrizio Pollio e Giuseppe Magnelli) suonano in acustico i brani della mitica band britannica.

http://www.circolocircolo.it


ALL'UNAETRENTACINQUECIRCA

Via Papa Giovanni XXIII 7, Cantù, ore 21.30

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Alessandro Diliberto Quintet
in concerto. Suonano Alessandro Diliberto (voce), Filippo Casati (sax alto), Alberto Citterio (piano), Alessandro Grossi (chitarre), Mario Preda (basso) e Marco Porritiello (batteria).

http://1e35.com


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