VENERDÌ 27 DICEMBRE (MICHEL PICCOLI DAY)
Buongiorno,
proseguo il personale conto alla rovescia dedicato alle cose & persone cui tenevo che non potrò portarmi nel 2014 salutando una figura e una persona, ovvero il prefetto Michele Tortora che con l'anno nuovo (anzi, prima) lascia Como per Ferrara. Mi viene da dire "va in un mondo migliore", vista il mio grande amore per la città che ha dato al mondo artisti come Ariosto e Tasso, Antonioni (il regista, non il calciatore) e piatti come la salamina da sugo (uno dei tre piatti per cui potrei uccidere, che ordinerei come ultimo pasto se condannato a morte, soprattutto se accadesse lontanissimo da Ferrara, visto che fuori non si trova). Quella del prefetto è una funzione che, di quando in quando, si contesta (non si contesta, poi, un po' tutto a vanvera nel nostro bellissimo paese?), ma di certo Como ha avuto per quattro anni un uomo attento alla realtà culturale nostrana (che si contesta pure quella per i medesimi motivi: che ci si lagni un po' troppo?), onnipresente, ma non iperpresenzialista scriteriato, bensì attento anche a piccole, ma belle manifestazioni, spettacoli, incontri, dibattiti e con cui è sempre stato un piacere scambiare qualche impressione a margine. Insomma, un prefetto perfetto. Troverà una città dove la bicicletta è il mezzo più diffuso, dove attorno al centro storico si trova parcheggio facilmente, dove Palazzo Diamanti ospita grandi mostre con continuità senza tanti patemi (è in corso Zurbarán, che se la facessimo qui sai che contestazioni perché... oh, insomma, lo sappiamo) (a febbraio poi ci sarà Matisse), un Teatro Comunale molto attivo (prossima opera Luisa Miller) e almeno in questo siamo pari, cicli come Ferrara Musica, diretto da Claudio Abbado, e d'estate Ferrara sotto le stelle... In questo momento in centro ci sono pure le casette con i prodotti tipici... Insomma, quello che potrebbe diventare Como. Manca solo la Settimana InCom, ma non si può avere tutto. Caro Prefetto, quando mangerà la salama si ricordi di noi, con il nostro lungolago infinito, la nostra Ticosa, i nostri pesci rinsecchiti in salamoia (altro che salamina) e la nostra consolidata arte del lamentarci...
(*sigh*)
Un brano acconcio di un grande ferrarese che fu (che sui musicisti c'è da scegliere tra Milva, Carla Boni, Gianni Meccia e l'antica sezione ritmica di Guccini, ovvero Ellade Bandini e Ares Tavolazzi, mentre il più celebre contemporaneo è Le Luci della Centrale Elettrica, nel senso che si chiama così ed è uno solo):
https://www.youtube.com/watch?v=uvoBh4wxE10&feature=youtube_gdata_player
OLTRE LO SGUARDO
Sala civica, piazza San Martino 1, Moltrasio, ore 16, ingresso con tessera del Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace che costa 3 micragnosi sacchi ed è valida per tutti i film
Kirikù e la strega Karabà (Francia / Belgio / Lussemburgo, 1998, 75 minuti) di Michel Ocelot
Ambientato nella savana africana, questo film d'animazione racconta le avventure di un bambino molto speciale: Kirikù. Piccolo e indifeso, toccherà a lui salvare il suo villaggio dai malefici della strega Karabà.
ALLO SPAZIO GLORIA
Spazio Gloria, via Varesina 72, Como, ore 21, biglietti a 7 sacchi
La prima neve (Italia, 2013, 105 minuti) di Andrea Segre con Jean-Christophe Folly, Matteo Marchel, Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner e Giuseppe Battiston
Pergine, piccolo paese del Trentino ai piedi della Val de Mocheni. È lì che è arrivato Dani, fuggito dal Togo e poi nuovamente costretto a fuggire dalla Libia in fiamme. Dani ha una figlia piccola (che gli ricorda troppo la moglie morta per volerle davvero bene) e una meta: Parigi. In montagna, dove ha trovato lavoro presso un anziano apicoltore, fa la conoscenza di Michele, un bambino che soffre ancora per la perdita improvvisa del padre. Seguirà dibattito.
NdA: dopo Checco Zalone un'altra storia di padri e figli (non so dire quanto ci tenevo a scrivere codesta frase...)
LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA
Viale Giulio Cesare 3, Como, ore 21, biglietti a 7 sacchi
Indovina chi viene a Natale? (Italia, 2013, 90 minuti) di Fausto Brizzi con Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Raoul Bova, Carlo Buccirosso, Cristiana Capotondi, Angela Finocchiaro, Claudia Gerini e Isa Barzizza
È Natale e Giulio è un imprenditore felice del Nord. Nonostante l'annus horribilis appena trascorso, la sua azienda ha aumentato il fatturato del 2,3 per cento e insieme a sua moglie Marina l'imprenditore facondo decide di premiare i dipendenti, qualche decina, con un assegno di mille euro. Finita la festa aziendale con assegnazione di panettoni in regalo, Giulio e Marina si preparano ad accogliere la famiglia allargata nel cottage innevato sui picchi di un'indefinita località di montagna. È la casa del patriarca, cantante di successo negli anni Sessanta, viveur, forte giocatore che tutto ha perso, anche la vita per una malattia ingiusta. C'è mestizia per la recente perdita, ma è Natale e troppo tristi non si può essere. Arrivano uno dopo l'altro i famigliari primi e secondi, naturali e acquisiti, legittimi e illegittimi. La sorella di Giulio, Chiara, separata con figli, con il suo nuovo fidanzato, maestro di scuola messo alla prova dalla crudeltà dei bambini di lei; poi c'è Antonio, loro fratellastro, figlio di una notte passeggera del patriarca donnaiolo, e la sua famiglia napoletana e folcloristica; e ancora la figlia di Giulio e Marina con il suo nuovo fidanzato Francesco, bello ma senza braccia, perse in un indicente. Dovranno convivere in quei pochi giorni tra neve, canti di natale ed epifanie.
NdA: giusto perché è all'Astra e io voglio bene all'Astra, eh... Comunque povera Barzizza (e poveri spettatori, anche)...
ALL'UNAETRENTACINQUECIRCA
Via Papa Giovanni XXIII 7, Cantù, ore 22.30
Madame Framboise in concerto. Sono un gruppo composto da otto elementi che amano mescolare la musica reggae con il soul insieme a spruzzate di funky e dub, il tutto in lingua italiana. Nascono nel 2008 come unione di amici musicisti provenienti da diverse situazioni con tanta voglia di divertirsi e così fanno per un paio di anni o poco più. Alle soglie del 2011 decidono di dedicarsi alla creazione di musiche originali. Cambiano quindi molte formazioni per raggiungere l’assetto attuale, con il suo sound caratteristico. Sul palco Francesca Arrigoni (voce), Stefano Fanchi (chitarra), Elia Calvi (sax), Marco Villa (sax), Silvio Pontiggia (tromba), Simone Spreafico (tastiere), Marco Bachis (basso) e Andrea Cattaneo (batteria).
27 CLUB AL CIRCOLO DI MARIANO COMENSE
Il Circolo, via D'Adda 11, Mariano Comense, ore 21, ingresso a offerta libera
Con il tributo ai Nirvana con i Teen Spirits, il Circolo inaugura la grande rassegna 27 Club, dedicata ai musicisti scomparsi a 27 anni, tra omaggi, djset a tema e proiezioni.
NdA: an albino!...
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In collaborazione con: Eden Design, Solfo
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La Settimana InCom di
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