VENERDÌ 27 FEBBRAIO

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VENERDÌ 27 FEBBRAIO (MAL DAY PRIMITIVES)

Buongiorno,
stavo riflettendo sul fatto che in letteratura, con poche rimarchevoli eccezioni (e quasi tutte russe), a nessun personaggio si mette Alessio per nome. A spanna mi vengono in mente i due Aleksej di Anna Karenina e l'Alessi dei Malavoglia. Nel controllare ho fatto una scoperta maravigliosa che voglio condividere con voi in questo momento di alto autoreferenzialismo. Esistette un Alessio V Ducas, imperatore bizantino che visse tra il il 1140 e il 1205 e regnò per ben due mesi e spicci. Personaggio ambiguo, ebbe però una fine pacifica, per l'epoca: "fu catturato in Tracia dai crociati, che lo riportarono a Costantinopoli, dove fu fatto scagliare giù dall'obelisco di Teodosio, per ordine del Doge di Venezia Enrico Dandolo". Ma non è questo il punto. Il punto è che esso era detto Murzuflo, ovvero "dalle folte sopracciglia" (dal greco mourtzouphlos). Ora, non è dato sapere di quanti Moravia fossero le sue sopracciglia (il Moravia, come sapete, è l'unità di misura delle sopracciglia), ma sarei disposto a farmele crescere ancora di più pur di ereditare l'ambito titolo di Murzuflo. Anzi, mi sento già di molto più Murzuflo.

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Un brano acconcio a tutte codeste sopracciglia (si noti anche il velato riferimento agli affari esteri):
http://youtu.be/hgVARX0lQbo


I VENERDÌ POMERIGGIO DELLO SPAZIO GLORIA

Via Varesina 72, ore 15.30, biglietti over 60 a 4 sacchi, interi a 6 sacchi

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Ida (Polonia / Danimarca, 2013, 80 minuti) di Pawel Pawlikowski con Agata Kulesza, Agata Trzebuchowska, Joanna Kulig, Dawid Ogrodnik e Adam Szyszkowski
Polonia, 1962. Anna, una giovane orfana che vive in convento, viene convinta dalla madre superiora, prima di prendere i voti, ad andare a far visita alla sua unica parente in vita, zia Wanda, che in passato non ha mai cercato di contattare la nipote. Ritrovatesi, le due intraprendono un viaggio per scoprire come sono morti i genitori di Ida (così si chiamava in realtà la giovane), durante il quale il cinismo e la spregiudicatezza della donna si scontrano con la frugalità e la spiritualità della ragazza.

NdA: con tutta la classica allegrezza del cinema polacco che gli è valsa l'Oscar... Se non l’avete visto, recuperatelo...


I LABORATORI DI UPDIM

Casa della musica, via Collegio dei Dottori 9, ore 18, ingresso libero

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Laboratorio di costruzione di strumenti a tastiera con corde pizzicate con Gianni Podda. La costruzione della spinetta iniziata lo scorso anno sta proseguendo grazie alla presenza di alcuni "studenti" che, oltre ad approfondire la conoscenza dello strumento, stanno collaborando attivamente alla costruzione.

http://www.updim.org


NOTTE BALCANICA

Via Varesina 72, ore 20.15, biglietti a 7 sacchi (ingresso riservato ai tesserati Arci)

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Underground (Jugoslavia / Germania, 1995, 170 minuti) di Emir Kusturica con Miki Manojlovic, Mirjana Jokovic, Lazar Ristovski, Slavko Stimac e Bora Todorovic
Durante l'occupazione nazista della Jugoslavia Marko e Blacky si arricchiscono praticando ogni genere di traffico e rifornendo di armi la Resistenza. Quando Blacky deve sparire dalla circolazione, Marko lo nasconde in una cantina dove sono rifugiati anche altri rivoltosi e diventa il loro unico tramite con l'esterno. Per non dividere con l'amico l'amore di Natalija, Marko anche dopo la liberazione continua a far credere che la guerra vada avanti.
A seguire Balkanbeats con Madsoundsystem dj set. Ha la capacità di mixare qualunque cosa ma da anni è specializzato in sonorità balcaniche, gipsy, klezmer, swing, asian e folk tutte contaminate da bassi ed elettronica. Inoltre per tutta la serata mercatino clandestino: vestiti, sarte, usato, gioielli, vinili, autoproduzioni, fanzine, libri...

NdA: Juriiiiiii!...

http://www.spaziogloria.it


VINI E VINILI AD APPIANO

Shape Village Experience, via Piave 2, Appiano Gentile, ore 20.30, 38 sacchi tutto compreso

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Vini e Vinili. 33 giri di rosso. Una serata a cena in compagnia di Maurizio Pratelli, giornalista critico musicale e autore di uno dei libri oggi più venduti nel comasco e non solo Vini e vinili 33 giri di rosso infatti è un opera unica nel suo genere un divertente manuale che abbina alcuni dei migliori prodotti della storia della musica ad altrettanti vini speciali. Con Alessio Brunialti nel ruolo del giradischi umano.


MUSICAL FRIDAY

La Vignetta, via Monte Grappa 32, Cernobbio, dalle 20.30

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Suonano Carlo Uboldi (pianoforte), Luciano Milanese (contrabbasso) e Ellade Bandini (batteria). Un weekend all'insegna del grande swing con il grande Ellade Bandini, batterista eclettico che ha suonato nella sua carriera con innumerevoli artisti di ogni genere musicale dal jazz alla musica leggera. Insieme a lui il pianista Carlo Uboldi e il contrabbassista "re del walking" Luciano Milanese, altro pezzo grosso della scena musicale internazionale. Stasera il trio proporrà un repertorio di standard "very rare", quindi di brani che anche se considerati standard per vari motivi vengono eseguiti raramente, mentre domani si cimenterà nel riproporre il repertorio delle Big Band "ridotto" per trio perciò ascolterete brani suonati dall'orchestra di Count Basie, Duke Ellington, Woody Herman e altri famosissimi.

NdA: doppio Bandini alle doppie Uboldiadi...
http://www.lavignetta.it


STAGIONE DEL TEATRO LA LUCERNETTA

Piazza Medaglie d’Oro 4, ore 21, biglietti a 12 sacchi

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Pathos di Ester Montalto e Marga Domenech con Massimiliano Angioni, Francesco Saitta e Sarah Paoletti. Regia di Ester Montalto. Video proiezioni originali di Olo Creative Farm
Si può uccidere per amore? Dalla genesi durante l’infanzia fino all’esplosione di un sentimento adulto che spesso diventa incontrollabile e sfocia nel cosiddetto delitto passionale. Due maschere, quella dell’uomo e quella della donna che analizzano, ciascuna dal proprio punto di vista, le dinamiche di questo sentimento troppo spesso pericoloso che è la gelosia che nasce dall’amore e  si sviluppa molto frequentemente da una smania di possesso nei confronti dell’altra persona. Si parte dagli esordi, dall’infanzia appunto, la gelosia è evidente già in tenera età e cresce con i singoli individui fino all’età adulta. Le due maschere ci mostrano per intero le dinamiche di una relazione uomo-donna, una storia d’amore, dall’incontro, al corteggiamento fino all’epilogo tragico che Pathos vuole indagare, rivelandone l’aspetto più crudele e spaventoso. In scena  due attori, che, alternandosi con maschere del teatro orientale, una donna e un uomo ideali e universali, guideranno lo spettatore attraverso il lato oscuro che pervade ogni storia d’amore, quell’ossessiva paura di perdere o di aver già perso la persona amata.
http://www.teatroincentro.com


LE PRIME VISIONI DEL CINEMA ASTRA

Viale Giulio Cesare 3, Como, ore 21, biglietti a 7 sacchi

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Turner (Gran Bretagna, 2014, 149 minuti) di Mike Leigh con Timothy Spall, Dorothy Atkinson, Marion Bailey, Paul Jesson e Lesley Manville

J. M. W. Turner, pittore paesaggista, ormai adulto nei primi dell'800 vede morire il padre cui era molto affezionato e rimane a vivere con la donna di servizio che lo aiuta nel lavoro. Amante delle donne mature ma poco incline a stabilire rapporti affettivi stabili o a impegnarsi in relazioni durature, viaggia molto per esporre e per ammirare quello che poi dipingerà.

NdA: il cinema è finzione e, quando si tratta di biografie, in genere abbellisce molto i personaggi. Ma Spall nel ruolo del titolo fa pensare che il buon Turner non fosse esattamente un belvedere...

http://www.cinecircolo.it/


OLTRE LO SGUARDO

Istituto comprensivo Como Borghi, via Montelungo 14, ore 21, ingresso con tessera del Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace che costa solo 3 micragnosi sacchi ed è valida per tutti i film

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Il concerto (Francia / Italia / Romania / Belgio, 2009, 120 minuti) di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Dmitri Nazarov, Mélanie Laurent, François Berléand e Miou-Miou
Il film narra le vicende di un’orchestra costretta a sospendere la propria opera durante il periodo brezneviano per via dell’ebraicità dei suoi componenti, mal digeriti dal sistema sovietico e costretti a vivere di stenti e improvvisazioni; componenti che saranno segretamente riconvocati dall’ex direttore con lo scopo di rimettere in scena a Parigi spacciandosi per il Bolshoi il Concerto di Cajkovskij, lo stesso che era stato interrotto bruscamente dal regime. La storia del primo violino e del passato del direttore si intrecceranno tra passato e presente fino ad arrivare alla perigliosa e travagliatissima esecuzione del concerto davanti al pubblico parigino, in una sorta di rivincita personale e collettiva della comunità ebraica.

NdA: questo è da vedere ASSOLUTAMENTE in lingua originale, con i russi che parlano russo e i francesi che parlano francese e non con i ryùssy che parlano ryùsso come i cattivi dei film di James Bond e i franscesi che parlano franscese...


OMAGGIO A DE ANDRÉ

Biblioteca comunale, via Bianchi, Inverigo, ore 21, ingresso libero fino a esaurimento posti

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Fabrizio De André tra musica, storia e poesia con Marco Belcastro (chitarra e voce) e Massimiliano Lepratti (violino e voce narrante). Uno spettacolo, più che un concerto, pensato e realizzato per raccontare "Faber" a partire dal testo De André in classe, scritto da Lepratti. Raccontare il cantautore con l’intensità che merita sia attraverso le sue canzoni, sia attraverso la sua vita di cantastorie colto ed esistenzialista, amante dei vicoli genovesi e della loro umanità dolente, innamorato dei poeti francesi e di ogni forma di letteratura. Per presentare a tutto tondo uno dei personaggi più rilevanti del nostro dopoguerra, lo spettacolo segue la strada della prima parte del libro: un'alternanza di musica e di aneddotica che intervalla i brani più intensi con il racconto dei momenti biografici maggiormente significativi. Da Carlo Martello a Creuza de mä la musica lascia il campo alla comparsa di Paolo Villaggio, di Giuseppe e Mauro De André, della prostituta di Via del Campo e ad altri racconti raccolti con rigore filologico. Le canzoni vengono eseguite attraverso un percorso che ripercorre le varie fasi dell’opera di Fabrizio De André: i brani degli anni Sessanta ambientati nella Genova dei carruggi e ispirati dall’influenza degli chansonnier francesi; i canti degli anni Settanta, organizzati negli album tematici debitori dei vangeli apocrifi e della poesia di Spoon River; l’ultima produzione del cantautore, immersa fra la suggestione pasoliniana del mondo popolare e la riscoperta di lingue e suoni della tradizione mediterranea. La narrazione segue rigorosamente le canzoni, fornendo per ciascuna di esse la descrizione dell’humus che l’ha generata e intrecciando la biografia artistica e umana di De André con le vicende che hanno trasformato nei turbinosi anni tra il 1960 e il 1996 l’intera società italiana. Durante lo spettacolo i piani dell'intreccio sono plurimi: musica e racconto, voce narrante e voce cantante, violino e chitarra, testo narrato e testo scritto su un libro la cui introduzione è stato un regalo di don Andrea Gallo.


STAGIONE DEL TEATRO SAN TEODORO

Via Corbetta 7, Cantù, ore 21, ingresso a 15 sacchi

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La triste e sventurata storia di Edipo e di sua figlia Antigone. Ideazione e drammaturgia di Mario Bianchi. Regia di Davide Marranchelli. Spazio della scena di Giuseppe Di Bello. Con
Davide Marranchelli, Stefano Andreoli, Stefano Bresciani, Arianna Pollini, Elisa Carnelli, Daniele Penner, Marco ContinanzaAntonio Cervellino
“Il pubblico della tragedia non era costituito da una élite di cultura o di censo, ma da tutta la polis: la rappresentazione tragica costituiva dunque un momento della vita sociale democratica. Il pubblico aveva, nel teatro, l’occasione di compiere un’intensa esperienza emotiva e conoscitiva. La realtà di cui il cittadino ateniese fa esperienza nel teatro è altrettanto concreta e presente di quella della sua esistenza quotidiana. Tuttavia non si identifica con quest’ultima: lo spettatore viene in qualche modo, strappato alla vita di tutti i giorni e proiettato in una situazione capace di rivelare significati nuovi e più alti. Facendo discutere e scegliere lo spettatore intendiamo riportare il teatro alla sua antica funzione morale che la modernità gli ha fatto in qualche modo cancellare”. (Mario Bianchi)

http://www.teatrosanteodoro.it


LA SPARTIZIONE A ERBA

Teatro Excelsior, via Diaz 5, Erba, ore 21

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La spartizione ovvero Venga a prendere il caffè da noi da Piero Chiara, adattamento e regia di Marco Filatori. Musiche originali di Carlo Boccadoro. Scene e costumi di Armando Vairo. Con Stefania Apuzzo, Alessandro Baito, Antonio Grazioli, Franco Maino, Laura Negretti e Silvia Ripamonti. Produzione Teatro in Mostra, Como.
Protagoniste della commedia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di un paese (Luino), all’ombra di un padre padrone (Mansueto di nome ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano. Tempo e muffa hanno steso su di loro una coltre di perbenismo claustrale e bigotto. Ma dopo tanti anni di vita uguale, anche la novità può diventare una forma di felicità, per quanto ambigua ed egoista e può diventarlo nonostante ogni compromesso. In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini, un uomo mediocre e di magro sentire, un grigio burocrate armato però di uno scopo preciso: “Una sistemazione coniugale nella quale l’amore non avrebbe dovuto entrare neppure per caso”. L’arrivo di Paronzini dà il là ad un teatrino di vizi privati e pubbliche virtù, dove casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea: nei piccoli centri, si sa, le voci corrono. Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio famigliare delle tre zitelle, giacché ciascuna è determinata a farlo innamorare. All’uomo non resterà che accettare la situazione e dividersi tra le tre. Nonostante il matrimonio con Fortunata, infatti, l’uomo riesce a passare da un letto all’altro, accontentando anche le altre due e rendendole felici: convincendosi così di essere diventato il vero padrone di casa, o meglio, il gallo del pollaio. Ma la realtà sarà ben diversa: perché sono le tre sorelle che comandano il gioco e alla fine saranno loro a spartirselo!


MA CHI ME LO FA FARE DI USCIRE STASERA TOUR

Bar Collo, via Diaz 21, ore 22, ingresso libero

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Mosquitos Band in concerto: Donato Romeo (chitarra acustica e voce solista), Ivano Greppi (chitarra acustica,armonica e cori) e Michele Tedone (basso acustico ed elettrico). I tre propongono
un rilassante repertorio che spazia tra gli anni Sessanta e Settanta riarrangiato con sapori sudamericani, country e folk, rivisitando il tutto in piccanti versioni acustiche, dando nuova vita a brani che fanno ormai parte della cultura musicale.


REED TURCHI ALL'UNAETRENTACINQUECIRCA

Via Papa Giovanni XXIII 7, Cantù, ore 22

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Una storia bellissima che arriva dal North Carolina, Usa, quella di Reed Turchi. Una origine italiana che si perde nel tempo, una voce sporca e sabbiosa ed una chitarra fantastica. Non solo, produce e suona le sue cigar-box guitar, lo strumento per eccellenza del Blues contemporaneo. Nel suo disco Road ends in the water, il grande Luther Dickinson dei North Mississippi Allstars è compagno di viaggio. Un set quello presentato da Turchi che tra furore elettrico, slide incendiario e leggerezza delle ballads irretisce gli ascoltatori senza lasciarli un attimo. In questo concerto sarà accompagnato da Adriano Viterbini, la metà chitarristica dei Bud Spencer Blues Explosion.

NdA: mamma, li...
http://1e35.com


AL CIRCOLO DI MARIANO

Il Circolo, via d'Adda 13, Mariano Comense, ore 22, ingresso a 5 sacchi

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Fast Animals & Slow Kids in concerto per presentare i brani di Alaska. Suonano Aimone Romizi (chitarra, voce e percussioni), Alessandro Guercini (chitarra), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessio Mingoli (batteria e seconda voce). In apertura Ophelia's NunneryMartin The Villain.

http://www.circolocircolo.it


FUORI SACCO

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STAGIONE DEL CINEMA TEATRO DI CHIASSO

Cinema Teatro di Chiasso, via Dante 3/B, Chiasso, ore 20.30, biglietti a 35 sacchi (platea) e 30 sacchi (galleria)

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Ale & Franz portano sul palco Lavori in corso è un nuovo spettacolo, scritto insieme ad Antonio De Santis per la regia di Alberto Ferrari, che parte ogni volta dall’esperienza della rappresentazione precedente, trasportando di serata in serata tutto ciò che di nuovo lo ha arricchito. Ogni spettacolo è dunque diverso dall’altro. Non mancheranno certamente gli sketch classici, dalla panchina al noir, alternati a parti inedite, in uno spettacolo nel quale il pubblico sarà il perno fondamentale. Sarà infatti la platea ad aiutare il duo comico nella crescita e nella maturazione di uno spettacolo che, strada facendo, tappa dopo tappa, prenderà forma.


Per inviare segnalazioni scrivi a: [email protected]

In collaborazione con: Eden Design, Solfo

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La Settimana InCom

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