Alle calcagna

Alle calcagna

Sono tornati proprio quasi tutti, compreso il gruppo "alle calcagna". Che non sai mai se sia composto da 100 mila persone o da pochi fracassoni.

Ti illudevi di poter rallentare alla rotatoria per dare il passaggio a chi ce l'ha sulla carta, macché... Quello dietro che si è attaccato con lo scotch (e forse ne ha anche bevuto), comincia a suonare, dare i numeri, azionare i fari. Ti coglie persino il dubbio che si tratti di una creatura mitologica, con mille mani.

Poco più avanti, ti trovi in una strada dove le macchine parcheggiate di fatto stabiliscono un senso alternato di marcia. E ti fermi a dare sempre la precedenza a un'auto che è già in arrivo. Il furbone di turno dietro di te pensa: si sarà fermata perché a) è una donna e non sa dove andare b) si è addormentata c) non ha capito come funziona il cambio e deve studiare.

Morale, ti sorpassa e il tizio in arrivo deve fare una brusca frenata.

Che sarà mai. Il popolo "alle calcagna" è tornato. Ne sentivamo proprio la mancanza.



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