Fretta, dannata fretta. Con orrore scoprire che quella che sta concludendo lo shopping è una donna, e sta terminando un monologo... se lo sta terminando.
Flagellandomi per l'autopregiudizio, guardo con un filo di sollievo il cliente numero due: un uomo. Fantastico. Lei finirà, prima o poi, e mi posso rassegnare. Ma lui sarà veloce come la luce, quasi scorbutico e filerà via con la sua scarna spesa.
Finalmente è il suo turno, sono quasi felice, anche se lei prima di uscire dal negozio si è riaffacciata per chiedere una cosa. Sorrido al signore, che ammonisce la commerciante: vuole vedere tutte, ma proprio tutte, le colombe. Vuole sapere tutti, ma proprio tutti, i prezzi.
Devo avere una faccia sconsolata, perché arriva in soccorso l'altro esercente, appena entrato: deve prendere solo quello.
Sì. Non mi dica neanche il prezzo che devo andare. Già abbastanza desolante avere autopregiudizi, figurarsi vederli smentiti in coda.
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