Autopregiudizio in coda

Autopregiudizio in coda

Fretta, dannata fretta. Con orrore scoprire che quella che sta concludendo lo shopping è una donna, e sta terminando un monologo... se lo sta terminando. Flagellandomi per l'autopregiudizio, guardo con un filo di sollievo il cliente numero due: un uomo. Fantastico. Lei finirà, prima o poi, e mi posso rassegnare. Ma lui sarà veloce come la luce, quasi scorbutico e filerà via con la sua scarna spesa. Finalmente è il suo turno, sono quasi felice, anche se lei prima di uscire dal negozio si è riaffacciata per chiedere una cosa. Sorrido al signore, che ammonisce la commerciante: vuole vedere tutte, ma proprio tutte, le colombe. Vuole sapere tutti, ma proprio tutti, i prezzi. Devo avere una faccia sconsolata, perché arriva in soccorso l'altro esercente, appena entrato: deve prendere solo quello. Sì. Non mi dica neanche il prezzo che devo andare. Già abbastanza desolante avere autopregiudizi, figurarsi vederli smentiti in coda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA