Busto e Prato continuano a tessere

Alessandro Mari è di Busto, Edoardo Nesi di Prato. Due città tradizionalmente legate dal tessile, ora anche dalla cultura. Perché in quest'estate bislacca dove crisi e manovra (sulla giostra) tengono banco, due premi prestigiosi (rispettivamente Viareggio e Strega) sono andati proprio a questi due autori. Che hanno cantato una storia grande, radicata nella loro gente.
Alessandro Mari, alla sua opera prima, ha certo centrato il tema: l'Unità d'Italia. Ma com'è viva, carnale, perché nasce anche dalla sua città, dal suo rione, e non c'è nulla di astratto nel romanzo. Edoardo Nesi, autore affermato, trasmette rabbia e amore di un industriale di provincia con "Storia della mia gente": una sofferenza intrisa di passione che tanti imprenditori di casa nostra hanno condiviso. In quel dolore si fa strada comunque una fiducia, o una speranza: quella nella cultura.
Sarà "Troppo umana speranza", per rubare il titolo del romanzo di Mari?
Forse no. E forse anche due premi possono far sentire ancora una volta unite due città - e un solo mondo - che non vogliono smettere di lottare.

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