L’aria d’estate che si respira - e sento già gli imbronciati che replicano come non si respiri – può essere anche una mezza canzone.
Una bimba che borbotta di fronte alla levataccia quotidiana, e non importa se la destinazione è meno pressante del solito. Per lei la vacanza è ancora una meta lontana, finché la mattina viene svegliata e portata lì, a forza.
Allora senti il papà che prima le sussurra: dai, ancora una settimana. Poi, si leva come una canzone trattenuta: ciao ciao asilo. Con una seria inconsapevolezza, la bimba sta sorridendo.
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