Il bene è sempre in cammino e in questo caso ha percorso 92mila chilometri, solo lo scorso anno.
Non è solo metaforico, perché tanti viaggi hanno affrontato i Volontari del Sollievo, da anni riferimento per il trasporto di chi è in difficoltà. Un percorso iniziato a Busto e che si è esteso nella zona circostante, ma anche nel tipo di aiuti, come è stato recentemente sottolineato nell'assemblea. Dal prezioso servizio di trasporto si è passati anche alla raccolta e alla distribuzione di generi alimentari. Il bene chiama il bene, e non va mai in vacanza. E anche se la crisi ci mette lo zampino, gli aiuti arrivano.
Come spesso accade, è il volontariato a supplire lo Stato. Non ricambiato, a partire dalle normative. Un problema è infatti quello dell'arruolamento di nuovi addetti al trasporto: con le regole attuali, diventa sempre più difficile.
I Volontari del sollievo stringono i denti e continuano a fare ciò che devono, perché sentono il bene come un dovere. Anche in ricordo di chi non c'è più, come Mario Valenta.
Il bene che non va in vacanza, a differenza dello Stato.
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