Una mano tesa a cogliere un fiore, sulla collina. Un tempo era un gesto squisitamente femminile: tenero se lo eseguiva una donna, galante se a tendere quella mano era un uomo con amorosi pensieri.
Ora vedo una donna compiere quel gesto, e un sottile sdegno mi agita; mi guardo attorno e vedo che è condiviso. Non perché appartenga a una specie protetta, quel fiore, ma ci troviamo a scuotere il capo.
Come se avvertissimo il senso di provvisorietà in cui abbiamo calato questa povera terra e volessimo difenderla così. Anche se il fiore è ormai colto.
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