Siamo un popolo strano, forse ancora incline alla retorica, e questa provincia a volte non sfugge alla regola.
Ma l'anniversario della strage di Capaci muove qualcosa di più profondo, sincero e determinato. Anche solo un grido di ribellione che scorre nelle cerimonie come nell'omaggio silenzioso in una chiesa dove Falcone, sua moglie e la sua scorta vengono ricordati. O l'urlo della rete, un fiume di indignazione e di affetto per chi dice no.
Certo, poi dovremmo avere la forza - come ci insegnano gli straordinari giovani della nostra provincia, impegnati in tante iniziative - di mormorare piccoli no nella nostra vita, a ogni forma di illegalità e di mentalità mafiosa, anche strisciante.
Solo così l'omaggio, vero e profondo, continuerà.
Ma l'anniversario della strage di Capaci muove qualcosa di più profondo, sincero e determinato. Anche solo un grido di ribellione che scorre nelle cerimonie come nell'omaggio silenzioso in una chiesa dove Falcone, sua moglie e la sua scorta vengono ricordati. O l'urlo della rete, un fiume di indignazione e di affetto per chi dice no.
Certo, poi dovremmo avere la forza - come ci insegnano gli straordinari giovani della nostra provincia, impegnati in tante iniziative - di mormorare piccoli no nella nostra vita, a ogni forma di illegalità e di mentalità mafiosa, anche strisciante.
Solo così l'omaggio, vero e profondo, continuerà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA