Il gelato e la sartina

Il gelato e la sartina

All'assalto delle gelaterie, un'esplosione di dolce ozio primaverile. C'è da lasciare un locale, per provare da un altro: gli allergici alle code non esistono.

In quest'atmosfera che si mostra felice e dirompente, fuggiamo da una gelateria intasata di mani tese e chiacchiericcio. Vicino c'è una vetrina meno splendente, dove si lavora: è quella della sartina cinese, con il capo chino.

Per un attimo, questo assurdo senso di colpa e la tentazione di rinunciare. Questo sentirsi fuori posto, un momento di tregua mentre sta fervendo il lavoro di una persona, senza tregua.

Poi l'altra fitta, lieve e non meno inquietante: questa gente che sta ridendo con il suo gelato, non è detto che di solito un lavoro ce l'abbia. Non è detto che sia più fortunata di lei.

Il gelato ha un sapore diverso, ora ma bisogna sforzarsi di cercare la primavera.

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