Ci lagniamo del gelo, come se fosse estate piena e un'improvvisa maledizione degna di Narnia si fosse abbattuta su di noi. Prevedibile, insomma, eppure ci infastidiamo tenacemente. Quello che ci sfiora, appena, è la consapevolezza che il gelo avvolge anche e soprattutto i clochard (diciamolo in francese così ci ostiniamo a percepire ancora un po' di romanticismo, e non di dura realtà). Eppure non ci esce dalla testa quella notizia della badante disoccupata e morta di freddo a Milano. Anche perché un amico l'altro giorno leggeva e commentava a proposito del dramma della donna: è morta anche la cavalleria.
Sarà quella malinconia che talvolta accompagna le feste natalizie, ma questa frase ci attraversa più intensamente della raffica di gelo. E ci chiediamo cos'altro sia morto, di cui ancora non ci siamo accorti.
Sarà quella malinconia che talvolta accompagna le feste natalizie, ma questa frase ci attraversa più intensamente della raffica di gelo. E ci chiediamo cos'altro sia morto, di cui ancora non ci siamo accorti.
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