Il mondo dei pedoni e delle "pedonesse"

Il mondo dei pedoni e delle pedonesse

In macchina siamo tutti brutti e cattivi, c'è poco da fare. Ma a volte credo che, oltre alla dura esperienza, un perverso meccanismo psicologico stia scuotendo le menti dei pedoni.

Stamattina contemplavo alcuni allarmanti casi. Ci sono ovviamente i perfidi, quelli che ondeggiano all'inizio delle zebre e ti osservano. Quando tu freni per dare il passo, lo sguardo diventa più intenso, ma possono trascorrere anche alcuni interminabili secondi prima che il pedone si avvii. La "pedonessa" a volte può anche schiaffeggiarti e rifiutarsi di passare. Gli uomini generalmente sono più distratti e a volte si piazzano lì, tu ti fermi e ti guardano come se fossi un ufo. Poi magari ti fanno segno che sono ad aspettare un amico o a fumare, ma non hanno la minima intenzione di attraversare.

Il caso limite, l'ho incrociato in un viale. Due signore attraversano un passaggio pedonale infinito. Dietro di loro arranca una gentile donna con passeggino e si ferma a metà delle zebre. Mi guarda. Io, immobile, la guardo. Lei non si muove e mi fissa come un cerbiatto spaventato. Mi dà l'impressione di temere che, al suo riprendere il cammino, io ripartirò e la investirò. Mi chiedo con che coraggio ha messo una creatura in un mondo - che lei ritiene - così terribile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA