Il sindaco che guariva

Il sindaco che guariva

In questi giorni di veleni, a volte anche banali, vedo l’annuncio di una manifestazione benefica. Mi ritorna in mente il sorriso dirompente di un vecchio sindaco di Busto: si chiamava Peppino Castiglioni. Era medico, ed era stato appunto primo cittadino: soprattutto, aveva preso in mano l’associazione per aiutare i bimbi disabili, l’Aias, creata dall’industriale Annibale Tosi.

 

Tosi fu protagonista di un episodio che definiremmo da favola, eppure pensate quanto è reale, perché ha alleviato i dolori di tanti. Un imprenditore che deve andare in un luogo per lavoro, incontra delle mamme con bimbi in difficoltà e improvvisamente decide che cambierà treno, le ascolterà e le seguirà.

 

Peppino, su quel treno, poi è salito per proseguire l’opera. Battagliero con garbo, nessuno dei bustocchi che l’ha incontrato, potrà dimenticarlo.

 

Parlo di Busto, ma penso anche a Varese, alle città soprattutto, dove forse si crea più facilmente il divario tra classe politica e cittadini, rispetto ai piccoli paesi.

 

Ci vorrebbe una cura Peppino: una miscela di grinta, umiltà e voglia di ascoltare. Ci vorrebbe una cura Tosi. Gente che ha voglia a un certo punto di cambiare treno, perché capisce quali siano le priorità della vita.

 

Personaggi che ci guarirebbero o almeno allevierebbero le sofferenze di questa epoca di crisi.

 

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