L’estate è anche la sua ricomparsa. O meglio la panchina c’è sempre, ma d’estate si anima nel villaggio all’interno della città. Attira inizialmente due o tre persone, poi un gruppo più ampio. Quindi un piccolo esercito e siccome la panchina non può contenere tutti, c’è chi si porta la sedia da casa.
Si è vestiti, come tra le pareti domestiche, e il marciapiede diventa un vecchio cortile.
La città raramente sa essere della gioia. Ma quella panchina sì.
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