La signora Onestamente

La signora Onestamente

Psicologi improvvisati mettono in guardia da una vita che stai nascondendo qualcosa, ma lei non si scompone. Nei suoi discorsi quante volte esordisce con “onestamente”.  Talvolta deraglia in un “sinceramente”, forse meno impegnativo: perché uno può essere sincero, ma non onesto, mentre se sei onesto, dovresti essere anche sincero. Insomma, onestamente è più onnicomprensivo.

 Per questo intercalare, dirigendo lei un esercizio pubblico, è piuttosto schernita, anche se con affetto, intendiamoci: la chiamano difatti la signora Onestamente.

 

Un giorno ha replicato a un signore che la punzecchiava per questa abitudine: in “Via col vento” anche Rhett Butler disse “francamente” e passò alla storia.

 

Solo una donna può rispondere a una donna, sul testo di filosofia che è questo filmone. Difatti, una cliente garbata le ha risposto: Clark Gable in effetti non intendeva davvero andarsene,  e hanno fatto un sequel in cui tornava da Rossella.

 

Le presenti si sono ribellate, passando dalla parte della signora Onestamente: la parola sequel non si può accostare alla saga di Rossella, che finisce lì, in quella scena di dolore e orgoglio. Assolutamente, come direbbero in tv.

 

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