Mattina già in chiave di autoflagellazione, quanto si deve scarpinare su e giù. Senonché al cimitero scorgiamo una signora anziana (e signora è d'obbligo, perché nel suo faticare ha una classe tutta sua) con tanto di bastone che ha fatto un'immensa strada per portare omaggio a una sua amica.
La stessa signora ci racconta, senza esaltarsi, ma con naturalezza, che prende il pullman per venire qui, e arriva pure da un altro Comune. E lo fa per recarsi in ogni luogo, in barba alle difficoltà fisiche. Con i capelli bianchi e una tenacia da nonna, che a noi sbianca tutte, diciamolo.
C'è chi scuoterà la testa, noi però le consegniamo subito la nostra ammirazione. E speriamo di avere un pizzico di quella tenacia domani. Anzi, a essere precisi, anche oggi.
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