La voce delle donne, il silenzio per le donne

La voce delle donne, il silenzio per le donne

Bisogna essere ciechi e sordi, e forse anche irresponsabili, per non sentirsi vicino all'Egitto, anzi in Egitto. Osserviamo i volti delle donne. C'è quello dell'anziana che bacia il figlio soldato, o della dimostrante che proprio a un militare tende il proprio bambino come per stabilire un legame e far capire che si è un unico popolo. Ancora, la giovane donna che fotografa tutto o che alza la voce.
Nel rumore per noi cosiddetti occidentali poco comprensibile - perché di questi e altri Paesi in realtà sappiamo poco e ancora meno ci importa a volte di sapere - cerchiamo di individuare le voci delle donne, così poco in prima linea, meno sotto i riflettori anche quando c'è una rivolta.
Ma poi l'attenzione si sposta a un altro Paese, dove i dimostranti sono stati a suo tempo fatti tacere in modo drammatico. Parliamo dell'Iran. Quanti si sono accorti della olandese-iraniana impiccata pochi giorni fa? Ufficialmente per questioni di droga, caso vuole che fosse stata arrestata durante le proteste contro le elezioni nel 2009.
Un'ondata di sdegno e manifestazioni nel civile Occidente? Neanche l'ombra. Ah sì, si è levata la "ferma condanna" del Parlamento europeo. Chissà come ha fatto tremare il regine iraniano.
Voci di donne, silenzio sulle donne. E la storia - portata avanti anche con i sacrifici e i dolori delle donne - continua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA