Lady... boh

Lady... boh

Ah, la politica è proprio noia a volte, ci scusi chi si tuffa anima e corpo per reale passione. Vogliamo, prima di dare una sbirciatina al sondaggio dei possibili candidati sindaco a Varese, indovinare a occhi chiusi il numero di donne? Mais oui: zero. Alzi la mano chi si sorprende. Sindaco macché, e assessore nelle giunte delle principali città? Una qui, una là, senza esagerare. Anzi, a Busto Arsizio si è deciso di non fingere nemmeno: nella giunta che si avvia al suo ultimo anno, non compare nemmeno una signora.
L'interrogativo si ripete con uguale scontatezza: è la politica che fugge le donne oppure le donne fuggono la politica, perché investono forze e tempo in più mirabili - e meno scintillanti - imprese? Eppure di esempi trascinanti ne abbiamo avuti e ne abbiamo, in tutta la provincia. Intanto, una piccola rivincita (e una lezione da cui prendere nota) in questi giorni viene dal libro sui bustocchi decisivi nel passato: troviamo due presenze femminili. Oltre alle maestre che si presero cura dei figli delle lavoratrici, spicca una battagliera Giannina Tosi grazie alla quale i nidi a Busto sono diventati una realtà. Ecco chi rimane nella storia.


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