E' pallida Malpensafiere nella notte settembrina, eppure qualcosa la anima osservandola dall'autostrada. Una, due, tre.... quante gru che si arrampicano verso il cielo, semiaddormentate. Ah già, contempla lo spettatore casuale, c'era la fiera dell'edilizia. L'istinto infantile si risveglia e provoca un sorriso. E' uno spettacolo spettrale e delizioso. Le gru da sempre lo innescano, con una voglia giocosa. E' come quando giriamo per le città, e magari ci bombardiamo di interrogativi: ma guarda questo angolo com'è cambiato. Oppure, siamo in tempo di crisi, chi ci verrà mai a vivere in questi palazzoni sorti come funghi. Finché gli occhi non si posano su una gru, che si muove lentamente. In qualche modo - che contribuisca a creare un capolavoro architettonico o una macchia di cemento - semina una piccola speranza. Come un movimento che, per il solo fatto di esistere, ci spinge ad andare avanti.

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