Non tutto il fermento delle vetrine racconta di acquisti e frenesia. C'è il phone center che narra invece di famiglie e privacy rubata.

Una donna straniera aggrappata al pc, parla a marito e figlio via skype. Un'intimità rubata, perché tutti possono vedere la sua famiglia sullo schermo, e viene da distogliere lo sguardo. Che poi però ricade su di lei, un sorriso intinto nella tristezza ma nello stesso tempo grato alla tecnologia che consente di lenire il dolore della separazione. A un tratto il Natale splende lì, in una capanna esposta agli occhi di tutti, senza esserne violata.

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