L'ipnosi della vetrina

L'ipnosi della vetrina

Finita la maratona nei negozi natalizi? Macché. Persino il giorno di Santo Stefano, con le attività rigorosamente chiuse, mi sono imbattuta in tante persone che fissavano voraci le vetrine. Pensavo che - come dopo i pranzi eccessivi - sarebbe arrivata la nausea e per qualche giorno astinenza prescritta. Non me ne vogliano i commercianti.
Invece no, in una domenica gelida di passeggio nelle città gli sguardi si fissano inequivocabilmente sulle vetrine spente, frugando tra prodotti e prezzi. Come per un riflesso condizionato. E quando le saracinesche si rialzano, la corsa continua subito. Magari cambiando il regalo, magari senza comprare. Comunque lì, ipnotizzati.

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