Tra le delizie di questo periodo di feste, ci sono i film che fanno irruzione dal passato sul piccolo schermo.

Ho assistito a qualche, irresistibile scena di "Riderà", salvo poi provare una vaga malinconia. In questa pellicola, come in altre con Little Tony e ulteriori star di casa nostra, compare Lucio Flauto. Che ha vissuto e concluso la sua esistenza a Busto Arsizio - dove è sepolto - dopo aver recitato, sperimentato, intrattenuto un esercito di persone compresi i fans dei Beatles a quel magico concerto da lui guidato.

C'è una petizione nella sua città per ricordarlo e dedicargli una via. È tra l'altro la città che ha magicamente lanciato un festival del cinema. La gente ha apprezzato e amato Lucio, molti artisti di oggi gli sono devoti e sarebbe importante che i giovani lo conoscessero.

Per questo vulcano di idee e azioni sarebbe giusto raccogliere le proposte per ricordarlo in modo adeguato. Altrimenti oltre alla mancanza di riconoscenza ci sarebbe un altro male tipico: il provincialismo, che ti fa sempre guardare fuori e mai valorizzare ciò che ti caratterizza e ti ha caratterizzato, in barba a tanti blabla su radici e dintorni.

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