L'ultimo valzer delle luci

L'ultimo valzer delle luci

Ci sono circostanze della vita in cui mi sento fiera e fortunata di essere longobardissima. Una di queste è la fine delle festività natalizie: fedele alla tradizione locale di Sant'Antonio (e al pragmatismo di casa nostra, che mi ricorda tutta la faticaccia), non smonto presepe e addobbi fino al 18. Resto però democratica e mi aspetto lo smontaggio generale. Così ieri sera furtivamente ho compiuto un ultimo giro, come un ultimo valzer, tra le luminarie della mia città, dal centro fino al Paese di Natale. Le luci mantenevano quel doppio sapore: da una parte la gioia, dall'altra il senso di artificiale che le accompagna. Le ho memorizzate nell'angolo di cuore da bambina, ma so che senza di esse l'inverno sarà più reale. Che, di questi tempi, per trovare un sorriso autentico dovremo cercarlo dentro di noi, o il cielo resterà cupo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA