Hai sentito? Un cagnolino salvato in Giappone, aggrappato sul tetto di una casa dopo settimane. La notizia diventa argomento di speranzosa conversazione, perché siamo anche noi varesini con gli occhi puntati - pur distratti dalla nuova emergenza di turno - sul dramma che non si esaurisce mai nell'Estremo Oriente.
Corriamo a leggere l'articolo su questo salvataggio, è vero che siamo un mondo più tentato dalla commozione per un animale che per un umano, come ha sospirato tristemente una missionaria in terra d'Africa qualche settimana fa. Ma a volte, è semplicemente che gli animali sono più umani. E allora rintracciamo un'altra storia in terra nipponica. Anche qui un cagnolino che i soccorritori, giorni prima dell'ultima operazione, avevano cercato di mettere in salvo. Eppure lui non ne voleva sapere. Perché - si è capito poi - c'era un altro cane, ferito e in difficoltà. Della serie, prima chi sta peggio.
Gli animali l'hanno capito. Gli umani anche: a volte.

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