Ma c'è anche questo

Ma c'è anche questo

In poche ore mi è successo tre volte: entro in un negozio, chiedo un prodotto e mi sento rispondere - a prescindere dalla disponibilità o meno - "Sì, ma c'è anche questo...". In un caso, anche in farmacia: a essere fiscali, il prodotto in questione mi è stato prescritto dal medico.

Quindi, se si usa l'espressione "Ma non te l'ha mica ordinato il dottore", è sbagliata, ecco.

Starò galoppando verso la vecchiaia, però la sindrome del "ma anche" quando voglio qualcosa (pagandomela) mi irrita un po'. Insomma, persino Vetroni - che non siede dietro a un bancone peraltro - l'ha un po' accantonata.

Sono nipote di commercianti e adoro le vetrine, i nostri negozi e ciò che rappresentano. Infatti, non ne faccio una colpa a nessuno e mi sono simpatici pure quelli che mi fanno l'offerta alternativa: difatti, dimentico e torno da loro. Non è nemmeno un problema loro: ormai la sindrome colpisce pure altri settori.

Fa niente, tornerò da voi, va bene. E quando si affaccia quella proposta, io sospiro e rispondo: ma anche no.

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