Mantengo i figli, non i partiti

Mantengo i figli, non i partiti

La tranquilla nonna del terzo piano adesso ha le idee chiare. Le confessa ai quattro venti, senza inutili pudori. Sta mantenendo un figlio e i due nipotini, la nuova ha un lavoro per fortuna ma non è che con quello che guadagna la famiglia possa andare avanti. La nonna ha sentito di tutti i soldi che - senza che lei voglia - finiscono ai partiti. E si, ci chiede: mantengo già mio figlio, perché dovrei mantenere i partiti? Mio figlio, oltretutto, si sbatte (ok questo termine l'abbiamo usato noi, non la nonna, perdono) per trovare un'occupazione: nei partiti troppa gente non ha mai lavorato un giorno. Basta, dice la nonna con orgoglio che le deriva da una vita di duro lavoro. Tutti approvano. Ma come si fa a tradurre quel "basta" in azione? Di sicuro c'è che a noi stanno tagliando tutto - risponde una nonna bis - ma a quelli là (questa volta ho addolcito l'espressione) non tagliano mai niente. E tra un po', si chiedono le madri riunite: fino a quando riusciremo a mantenere i nostri figli?

© RIPRODUZIONE RISERVATA