Mary per sempre

Mary per sempre

Chissà cosa ci è passato per la testa, pensare di resistere più di 5 minuti con una televisione che impazzisce tra strepiti e insulti; dietro, uno sfondo di volti giovani eppure già così levigati, riflettori più forti delle luci che una ragazza dovrebbe avere naturalmente dentro di sé.
Il telecomando stava già per spegnere tutto e invece ci fermiamo. Ci sta aiutando lei, che in qualche modo noi, questo Paese, dovremmo aiutare insieme. La stanno intervistando sul dolore più terribile della sua vita, Mary: la perdita di suo padre, ucciso da un proiettile e da tanta vigliaccheria. Mary, il viso giovane senza trucco, davanti alla sua casa semplice, parla del suo lavoro, di una Napoli da cui si può fuggire ma non quando la si ha dentro di sé, insieme al rispetto per le leggi e per se stessi. Un rispetto insegnato fino all'ultimo anche da papà, morto innocente, con le mani sporche di grasso in officina.
Mary combatterà, prenderà ancora il computer e scriverà, denuncerà. Senza trucco, e senza trucchi, in un mondo perennemente imbellettato e invaghito delle scorciatoie di ogni genere.
Mary soffre, ed è una testimone di coraggio e dignità. Che resterà, per sempre.

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