Mioritmo: un attimo prego

Mioritmo: un attimo prego

Basta un giorno di stop, in cui il telefono può e deve essere staccato, e trovi una marea di ansia in agguato. Mi confronto con le ansiose-iperattive del mondo (leggi, le donne), che si alternano nel ruolo di protagoniste e vittime. Guarda la posta, mi indica una sconsolata. Messaggi altamente ansiosi. Mi può lasciare il suo cellulare perché al fisso non ho trovato nessuno ieri? Un altro: Scusi, ero disperato, è da un giorno che la cerco (e scopri che è per un incontro tra due settimane...). Per non parlare di chi ti scrve alle ore 8.01 e alle 8.10 ti richiama: non mi hai ancora risposto. Calma, agitato popolo varesino. C'è il bioritmo. Ma c'è anche il "mioritmo". Lo dice la sconsolata, che come tutti i mortali ha fatto un giorno di riposo. E tanti altri come lei. Ci si può anche fermare un'ora, un giorno ogni tanto. Il mondo non crolla. E magari, neanche noi. Un attimo prego. Anzi, un giorno e... sono subito da lei.

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