Olè sara, sei tutte noi

Olè sara, sei tutte noi

Ebbene sì, per tutto il Mondiale ho tifato spudoratamente Spagna. Del resto l'amore che nutro per quella nazione e quella cultura sono talmente smisurati da sconfinare anche nell'universo calcistico. Già, l'amore. La parola che forse più di tutte resterà associata al trionfo della Roja a Johannesburg.
Come non potranno restare nella storia le immagini di capitan Iker Casillas che incurante di tutto bacia in diretta universale la giornalista e fidanzata Sara Carbonero che lo stava intervistando? Milioni di donne ad ogni latitudine (compresa naturalmente chi vi scrive) da due giorni cliccano e ricliccano quel video e si perdono nei più fiabeschi sentimenti che oscillano tra l'incontrollabile commozione e la pura invidia.
Così belli, così vincenti, così romantici: tutte a loro le fortune? Sì, forse. Ma una piccola vittoria ce la possiamo godere anche noi: signore, anche gli uomini hanno finalmente gettato la maschera. Basta restare connessi qualche secondo in più al filmato e notare come in studio i giornalisti spagnoli commentino l'accaduto con un beato "Quanto è grande questo capitano". Ma basta anche guardare la propria homepage di Facebook: orde di insospettabili duri e puri che postano il video della dichiarazione d'amore, magari trincerandosi dietro uno spudorato "Sì, ma l'avete vista quant'è bona la Carbonero?". Non fidatevi, cyberamiche care. Il bacio del capitano spagnolo li ha scossi tanto quanto le curve della miss paraguayana che non ha potuto denudarsi in onore della sua squadra, ahilei, arenatasi ai quarti di finale.
E allora esultiamo insieme ai campeones e rendiamo grazie a Casillas: un maschio verace che fa entrare di prepotenza il sentimento nelle stanze più piene di testosterone del mondo, quelle del calcio. Non vedevamo l'ora. Olè! 

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